Ci sono molte cose che puoi fare per preparati per un’intervista. Puoi cercare informazioni sull’azienda, provare ad immagine quali saranno le domande che ti verranno poste dal selezionatore e, ovviamente, fare pratica. Ma in fondo, non hai idea di quali strade seguirà l’intervista.
Questo può essere frustrante, ma ecco le buone notizie: non ti preoccupare di come si può sviluppare l’intervista o quanto folli saranno le domande a cui dovrai rispondere. Tutto ciò che devi fare è ricordarti quattro obiettivi che devi raggiungere tra la stretta di mano e i saluti finali.
Importate
Se sai di essere un buon candidato, e vuoi imparare seriamente a rispondere alle domande del selezionatore, guarda ora il webinar gratuito sul colloquio della durata di 50 minuti, con Paolo Fieni.
1. Apporterai valore fin dal giorno uno
Se sei in grado di far nascere nel selezionatore l’idea che il tuo contributo sul posto di lavoro si realizzerà in dal primo giorno, hai fatto una mossa giusta. Questo è il primo obiettivo da raggiungere. Per fare ciò, valuta con attenzione le tue esperienze più rilevanti e crea dei collegamenti tra queste e la posizione per cui sostieni il colloquio di lavoro.
2. Sarai in sintonia con il team (e non solo “socialmente”)
Essere in sintonia non significa solo andare d’accordo con tutti. Per questo, mentre cerchi di essere piacevole e amichevole, non devi dimenticarti di indicare che sai benissimo cosa richiede il tuo ruolo – ovvero, quale funzione ricopri e quali sono i tuoi compiti all’interno della squadra. Facendo uno sforzo per comunicare la tua consapevolezza circa la posizione per cui ti candidi, ti metterai in luce rispetto a tutti gli altri candidati (che si sono limitati ad essere affascinanti e amichevoli).
3. Mostrati entusiasta per quest’opportunità
E’ comune ritenere che un candidato eccitato è accolto meglio di uno che sembra, beh, annoiato. Ma attenzione, c’è una linea sottile tra entusiasmo e disperazione. Fare domande su ogni cosa che cattura la tua attenzione ti farà sembrare fanatico (e dispersivo), a differenza del fare domande ragionate che mostreranno il tuo interesse profondo per l’azienda e per la posizione. Ricorda la differenza. Essere capace di parlare dell’azienda, ricorrendo alle domande o meno, farà una buona impressione.
4. Sii vivace
Infine, non far s’ che la tua professionalità metta troppo in ombra la tua personalità. Dopo tutto, i selezionatori stanno cercando proprio quello, oltre che “professionalità”. Sebbene nessuno vuole che ti lasci trasportare dal racconto di una vacanza negli USA al punto da scordare di dare risalto alle esperienze lavorative più rilevanti, non precluderti la possibilità di parlarne qualora se ne presenti l’occasione. Quello di portarti fuori del confine della professionalità, potrebbe essere un desiderio del selezionatore stesso.
Chiacchierare delle cose che ti appassionano, infatti, non ha solo il potere di potenziare la complicità tra te e il selezionatore, ma può renderti un candidato migliore. E poi, tutti amano un po’ di eccentricità.
Mi rendo conto che sono cose più facili da dire che da fare. Ma puoi imparare a gestirle concentrandoti su uno solo di questi obiettivi per ciascuna risposta. Tutto ciò che dici può essere utile al selezionatore per trovare delle qualità che gli interessano. E più numerose sono queste qualità, meglio è.
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