Le aziende più grandi sempre più spesso utilizzano software specifici per “scremare” i candidati. Cosa puoi fare per aumentare le probabilità di superare questo filtro?
Software di Selezione
Quando ti candidi per una posizione, speri che qualcuno ti farà la cortesia di leggere il tuo curriculum.
Dal momento che la quasi totalità delle candidature viaggia online, devi però sapere che le aziende stanno progressivamente affidando ai computer la prima gestione di questi documenti.
Ciò significa che il tuo curriculum non sarà valutato con calma ed attenzione da qualcuno, bensì da qualcosa.
Questi programmi eseguono la scansione del tuo CV per decidere se hai le carte in regola per procedere nell’iter di selezione, o se invece devi fermarti già al primo passaggio.
Era Digitale
Un’indagine condotta dalla BBC sulle 20 più grandi aziende al mondo (aziende che impiegano almeno 4 milioni di persone), ha mostrato come 18 di queste utilizzino qualche tecnologia per la prima selezione.
Tim Payne, partner di KPMG Management Consulting, sostiene che la maggior parte delle grandi aziende utilizzano sistemi simili. Le aziende più piccole, invece, sono più lente ad adeguarsi a questo cambiamento.
“Per quelle organizzazioni che si trovano a gestire un grande numero di candidature, l’utilizzo di sistemi elettronici di screening rappresenta il modo più conveniente per gestire il processo”, dice Payne.
Ciò accade anche in KPMG, che utlizza software per scremare le migliaia di candidature che l’azienda riceve da tutto il mondo per le posizioni aperte.
Ma se essere giudicati da una macchina fredda e priva di sentimenti può sembrare un po’ Orwelliano, Payne aggiunge che questo costituisce uno elemento favorevole per i candidati.
“La ricerca mostra che se sottoponi lo stesso CV ad alcune persone, ma modifichi alcuni aspetti come nome o origini etniche, il modo in cui lo valutano cambia”, dice Payne.
“I form online attraverso cui ci si candidata, e che pongono domande standard, sono più sicuri [per quanto riguarda l’imparzialità] della lettura di un recruiter.”
Importanza delle Parole Chiave
Per vedere questi programmi in azione, la BBC ha organizzato un incontro tra Sarah Greenwood, 22enne in cerca di lavoro, e Monster.
Sarah desidera un lavoro nel marketing ma ammette che l’idea di trovare una lavoro in questo ambiente la intimidisce.
“Sembra essere un mercato veloce, mutevole, in cui devi possedere inventiva e creatività, e devi essere preparato a lavorare per nulla in cambio, se vuoi inserirti,” dice.
Al quartier generale dell’azienda, James Brian, Director of Product Management, sottopone il CV di Sarah al computer.
Poi le dice: “Sei adatta per numerose valide posizioni. Ti sei descritta in due pagine a non hai fatto nulla di sbagliato come inserire riquadri o diagrammi – sono cose che non funzionano bene quando carichi il tuo CV in un sistema informatizzato di screening .”
“Ciò che ho fatto è ricercare nel sistema CV idonei al tipo di lavoro che per cui ti candidi e guardare alle parole che sono contenute nella job description di questo lavoro.”
“Mi sono assicurato di inserire queste parole in quantità all’interno del tuo CV.”
“Solo per farti un esempio, potresti avere scritto che hai esperienza come ‘marketing assistant’, quando la maggior parte delle posizioni aperte riguarda ‘marketing executives’, per questo l’ho cambiato.”
Nei sistemi di scansione CV le parole chiave sono tutto, e rendono un CV generico di scarsa utilità.
Wilma Turcker, di Right Management, sostiene che i recruiter dovrebbero considerare di includere una sezione chiamata “keywords”.
“Inserire le parole chiave più importanti in cima al curriculum aumenta le chances di essere trovati,” dice.
Tucker consiglia anche di includere parole che descrivono le esperienze fatte in termini di “azioni”.
Giochi Online e Quiz
Tuttavia, nell’era digitale, per alcune posizioni non ti è concessa la chance di compilare un form o inviare un CV.
Sta aumentando il numero di aziende che utilizzano come primo filtro giochi e quiz online, che valutano la candidatura sulla base delle risposte date (in genere) a domande a risposta multipla.
Questi giochi servono, ancora una volta, a gestire grosse quantità di candidature.
Ad esempio, dal momento del lancio del gioco interattivo di Hayes, più di 20.000 persone provenienti da 190 Paesi lo hanno utilizzato.
Ma Hays parla di un altro beneficio, e che riguarda il grado di motivazione e praparazione dei candidati dopo che vi hanno partecipato.
Ciò significa che i candidati selezionati hanno compreso meglio ciò che verrà chiesto loro, mentre altri eliminati al primo passaggio, hanno risparmiato tempo e denaro.
Ma se si è particolarmente interessati ad un certo ruolo, è possibile indovinare le risposte desiderata dalla macchina, e “batterla”?
Gareth Jones, di Chemistry Group, che ha sviluppato uno di questi giochi per una grossa compagnia telefonica, dice che è molto difficile da fare.
“Eseguiamo test psicometrici moltro dettagliati per comprendere se le persone che si candidano sono ideonee per la posizione per cui si candidano, dopo di che combiniamo questo con l’osservazione sul campo da parte di uno psicologo,” dice.
“Ci assicuriamo che non ci siano risposte giuste o sbagliate, così che il candidato possa scegliere quella che più realmente darebbe in una situazione reale.”
Anche in questo caso, piuttosto che essere un handicap per chi cerca lavoro, Jones sostiene che questi programmi consentono di scovare candidati i cui CV non avrebbero superato lo screening tradizionale.
“Sono in grado di scovare candidati perfettamente idonei al ruolo, che non hanno esperienza diretta nella funzione o nel settore, ma che possono facilmente essere formati.”
Un’altra Opportunità
Se non riesci a oltrepassare la prima selezione, questi sistemi concedono altre possibilità di essere selezionati.
Per risparmiare tempo e denaro, le aziende utilizzano le candidature precedente ricevute e archiviate, al fine di individuare candidati adatti a qualsiasi nuova posizione che si apre.
John Ingham, consulente di selezione, dice: “Queste aziende riutilizzano i candidati, per questo esiste la possibilità di essere selezionati per una gran quantità di vacancies.”
La lezione che si può ricavare da tutta questa storia, ovvero quando si è selezionati da un software, è che A) è indispensabile scrivere il proprio curriculum usando le giuste parole chiave; B) potrebbe essere opportuno includere nel curriculum un profilo personale in grado di andare al di là della sola posizione per cui ci si sta candidando.
Condividi commenti o domande più sotto, soprattutto se hai avuto qualche particolare esperienza di selezione.
Note: articolo liberamente tradotto, pubblicato per la prima volta sul sito della BBC nel novembre 2012