Tutti (ed io non ne sono immune) hanno qualcosa da dire su ciò che il tuo curriculum deve contenere. In realtà ci sono un mucchio di cose che andrebbero eliminate: l’aria fritta, il bla-bla-bla, le stranezze e le assurdità. E anche alcuni dettagli che ritieni importanti.
La questione è questa: se desideri avere a disposizione un colpo per raggiungere il tuo pubblico e mostrare loro di che pasta sei fatto, ogni sezione del tuo curriculum ha bisogno di essere costruita con pazienza, e ogni singola parola selezionata con attenzione.
Perciò, armiamoci di pennarello rosso e cominciamo a scarabocchiare come fossimo bambini. Quelle che seguono sono sette cose che assolutamente devi eliminare dal tuo curriculum.
1. Interessi “improbabili” o limitanti
Leggi i tarocchi, sei presidente del club locale di amatori calcio saponato o collezioni bottiglie di birra? A meno che tu non ti stia candidando per posizioni che prevedano queste specificità, o che queste cose rappresentino le basi per “chiacchiere” di una certa utilità, lascia stare. I selezionatori saranno più propensi ad escluderti se vedono in te qualcosa di eccessivamente strano o che va contro le loro personali convinzioni.
Invece
Inserisci quegli interessi che senti essere in grado di supportare l’immagine e il messaggio professionale che intendi veicolare. Se sei un faschion buyer che cura un fashion blog, benissimo; se un contabile a cui piace fotografare i piedi delle persone, decisamente no.
2. Parlare in terza persona
La via più veloce per sembrare in un solo colpo pomposo e obsoleto, è scrivere il tuo curriculum in terza persona: “Giovanni Rossi ha ottenuto una laurea in Ingegneria”. Ogni volta che leggo un CV in cui il candidato si descrive in terza persona, mi vien da immaginare una persona “impolverata” cui piace pontificare se stesso. Non farlo.
Invece
Quando scrivi il tuo curriculum, il tuo nome e i tuoi dati sono in cima al documento. E’ ovvio che tutto ciò è riportato sotto riguardi te. Scrivi in prima persona, e non riportare il nome: “Ho ottenuto una laurea in ingegneria”.
3. Un indirizzo email dell’attuale datore di lavoro
A nessuno verrebbe in mente di dire “cerco lavoro mentre sono al lavoro”. Ma se utilizzi quell’indirizzo nel tuo CV è come se lo facessi. A meno che tu non sia il titolare, è una scelta infelice.
Invece
Semplicemente, utilizza la tua email personale. E, preferibilmente, il tuo tempo privato.
4. Parole o formule troppo sofisticate o ricercate
Utilizzare parole non-convenzionali non ti farà sembrare più intelligente. Ti farà sembrare come uno che passa troppo tempo a spulciare un dizionario dei sinomi. Albert Enstein diceva che tutto dovrebbe essere reso il più semplice possibile. Ma non meno di così.
Invece
Utilizza un linguaggio che utilizzeresti “nella vita reale”. Assicurati che ciò accada in ogni frase del tuo curriculum. E se trovi parole o frasi che senti non ti appartengono, cambiale immediatamente.
5. Piccoli e insignificanti lavori svolti più di 15 anni fa
Il tuo curriculum non è un’autobiografia, e ogni lavoro che hai svolto da quando hai concluso gli studi non deve essere menzionato. Il curriculum è un documento di marketing. Quindi, a meno che ciò che hai fatto più di 15 anni fa sia importante per la tua audience, non hai bisogno di riportarlo o di descriverne i dettagli. E’ assolutamente ok escludere dal CV alcune informazioni.
Invece
Per ogni esperienza, pensa a ciò che hai fatto o conseguito e che potrebbe essere richiesto o avere valore in funzione del ruolo che intendi ricoprire. Racconta solo quelle cose. E se il tuo primo lavoro dopo la laurea non gioca a favore della tua ricerca, evidentemente non hai bisogno di dedicargli attenzione.
6. Bugie
Se vuoi posso raccontarti la storia di un persona che era vicina al lavoro che desiderava, ma quando il futuro datore si spinse un po’ più in la nelle indagini, scoprì che non si era laureata come aveva sostenuto. La fregatura? Il datore non aveva bisogno che questa persona fosse laureata. Ma l’aver mentito, gli fece perdere la decisione di non assumerlo.
Invece
Usa la strategia. Io avrei suggerito a questa persona di valorizzare la sezione dei corsi e delle certificazioni, al fine di ottenere un eguale impatto alla laurea. Qualunque scelta tu adotti, non mentire.
Scrivere un curriculum può essere duro. Le persone tendono ad essere abbastanza “attaccate” alle cose che hanno fatto, in ambito lavorativo, e sono entusiaste di raccontare al mondo i loro interessi. Ma la questione fondamentale è: nel curriculum hai bisogno di inserire solo le cose che funzionano per te. Sii oggettivo e brutale, taglia le cose inutili e, per carità, non menzionare la tua vasta collezione di calamite da tutto il mondo.