Come assentarsi dal lavoro per un colloquio

Scritto da Paolo Fieni

Partiamo da questo dato. Come riportato dal sondaggio di Career Builder, nel 2018 il 40% dei lavoratori ha richiesto almeno una volta un falso permesso per malattia.

Possiamo speculare sulle mille ragioni per cui un lavoratore sente la necessità di prendere un finto giorno di malattia, ma probabilmente una delle più comuni è quella di un colloquio di lavoro presso un’altra azienda. La domanda è: si può fare di meglio? E magari anche meno rischioso?

Superato il primo momento di euforia dopo avere ricevuto la chiamata del selezionatore per fissare il colloquio, una delle prime preoccupazioni che avrai sarà: “che cosa dico al mio capo per assentarmi dal lavoro?”

In questo articolo passerò in rassegna dei migliori modi per assentarsi dal lavoro per un colloquio senza destare sospetti. Saprai come comportarti con il tuo datore di lavoro, i colleghi, come organizzare l’intervista con il selezionatore, e come evitare di commettere gli errori più comuni in questa fase.

    PS: questo articolo fa parte della Guida gratuita al colloquio [2023]

    Indice

      Ma prima, chi sono...

      Sono Paolo Fieni, e da oltre 10 anni insegno ai candidati più ambiziosi come si scrivono CV che ottengono più colloqui, come si affrontano con successo i colloqui di lavoro, e come si fa carriera in modo etico e professionale.

      Se vuoi affrontare con sicurezza granitica ogni tipo di colloquio e di selezionatore, e vuoi smettere di essere penalizzato nonostante ti senta un buon candidato, ti consiglio di guardare subito il mio webinar gratuito in cui rivelo il metodo – che insegno da anni ai candidati più ambiziosi – per rispondere con successo a tutte le domande del colloquio e conquistare il selezionatore.

      Ho un approccio controverso alle HR, perché sono allergico a tutto ciò che non è concreto, pratico, utilizzabile. Quello che insegno non si basa su teorie, mode, argomenti di tendenza, ma sui risultati osservati.

      Sono abituato a lavorare con chi è determinato ad ottenere "di più" e non si piange addosso nei momenti bassi. Se non sei affamato e non pensi di valere, non contattarmi.

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      Assentarsi dal lavoro per un colloquio

      Assentarsi dal lavoro, per un tempo limitato, per sostenere un colloquio è semplice se hai un orario lavorativo flessibile, dove ti è concesso di decidere l’orario di inizio e fine della tua giornata lavorativa, o addirittura, in quali giorni lavorare.

      Se non hai questo tipo di flessibilità oraria però, la soluzione migliore è quella di fissare il colloquio con il selezionatore in momenti strategici della giornata: la mattina presto oppure a fine giornata.

      Se il colloquio si svolge in un luogo non lontano dal tuo ufficio, potresti organizzare l’incontro durante l’ora di pranzo.

      Puoi concordare con il tuo responsabile o con chi di dovere una leggera variazione di orario per il giorno del colloquio. Ad esempio, puoi presentarti al lavoro un’ora dopo e recuperare quell’’ora a fine giornata.

      Un’altra soluzione potrebbe essere quella di svolgere attività extra che compensano le ore in cui ti assenterai per il colloquio, attività come: la partecipazione a eventi, meeting, conferenze che si svolgono fuori dall’orario lavorativo e nel weekend.

      Poi, utilizzerai quelle ore extra per assentarti e fare il colloquio.

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      Prendere la giornata intera

      Se hai l’opportunità di fissare più interviste in un giorno, cosa che sarebbe ideale, puoi richiedere il permesso di una giornata intera.

      Il vantaggio del chiedere un permesso per un’intera giornata è che non ti devi preoccupare di giustificare eventuali ritardi in caso in cui il colloquio durasse più del previsto.

      Inoltre, se nel tuo attuale lavoro hai l’obbligo di indossare una divisa o un particolare outfit, eviterai di avere difficoltà nel cambiarti in tutta fretta prima e dopo il colloquio.

      In questo modo, non susciterai sospetti che potrebbero nascere tra i tuoi colleghi se al posto del solito paio di sneaker che indossi tutti i giorni ti vedessero con un paio di scarpe eleganti.

      Può diventare difficile destreggiarsi nel fissare i colloqui quando hai un lavoro. Molti recruiter convocano il candidato per una serie di colloqui in giorni diversi. Ci sono, infatti, diversi step nel processo di selezione che precedono l’intervista finale.

      Se hai necessità di sostenere molteplici colloqui, questo ti richiederà tempo che dovrai togliere al lavoro, senza la garanzia di essere assunto al termine della selezione.

      In alcuni casi, il primo step riguarda un colloquio conoscitivo via telefono, che è facilmente gestibile. In altri casi, la situazione è più complicata.

      La maggior parte dei selezionatori comprende il tuo desiderio di tenere la ricerca di un nuovo lavoro riservata, quantomeno nei primi step della selezione, e apprezza la tua dedizione al tuo attuale lavoro. Appunto per questo, è corretto chiedere al recruiter quali saranno i tempi e i diversi passaggi del processo di selezione.

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      Come gestire l’assenza dal lavoro

      Discutere la disponibilità per il colloquio

      Se sei stato chiamato per sostenere un colloquio, comincia con l’esprimere al selezionatore il tuo entusiasmo per essere stato contattato. Quando ti verrà chiesta la disponibilità, esplora diverse opzioni per fissare l’intervista in giorni o momenti che non vanno ad interferire con il tuo lavoro, o che non destano sospetti da parte del tuo datore di lavoro.

      Prova a chiedere al selezionatore se è possibile sostenere il colloquio la mattina presto o a fine giornata, o se c’è qualche opzione per il weekend. Inoltre, ricordati di confermare l’appuntamento con largo anticipo, in modo che tu abbia tutto il tempo per comunicare al datore di lavoro la tua assenza.

      Può capitare che tu sia costretto a cambiare l’orario del colloquio, per esempio a causa di un imprevisto al lavoro. In quel caso non preoccuparti, il selezionatore vedrà quanto sei dedito al lavoro e che sai assumerti le responsabilità del tuo ruolo, un tuo punto di forza.

      Riprogrammare l’intervista non sarà un problema.

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      Sii consapevole del flusso di lavoro

      È importante gestire attentamente il tempo che togli al lavoro per sostenere i colloqui, in modo da non mettere a repentaglio il tuo attuale lavoro.

      Quando ti è possibile, prova a fissare il giorno e l’orario delle interviste in momenti in cui sai che la tua assenza non causerà problemi.

      Inoltre, puoi cercare di portarti avanti concludendo alcuni compiti in anticipo. La tua assenza sarà “tollerata” più facilmente se il tuo responsabile vedrà che sei a buon punto con le attività che devi portare a termine.

      Ricorda che potresti aver bisogno di una referenza positiva dal tuo attuale datore di lavoro e trovare un nuovo lavoro, molto spesso, richiede mesi; non vorrai essere visto come un fannullone durante il tempo della tua ricerca.

      Quindi, fai di tutto per portarti avanti con il lavoro, anche nei weekend se necessario, per mantenere la tua immagine di buon collaboratore/dipendente.

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      Sii selettivo

      Non devi necessariamente accettare ogni colloquio di lavoro che ti viene proposto, specialmente se sei contattato da molti selezionatori.

      Se sei un candidato molto richiesto, è normale fare qualche domanda al recruiter prima di decidere di sostenere l’intervista, in modo da capire se la posizione offerta è una buona opportunità che vale il tuo tempo, e quello del selezionatore stesso.

      Declinare una proposta di colloquio non è sbagliato se hai fatto le dovute considerazioni e hai deciso che non è il lavoro giusto per te. È molto più educato annullare un appuntamento o non fissarlo, piuttosto che andare avanti con il processo di selezione quando sai che quello non è il lavoro che desideri.

      Inoltre, annullare un colloquio ti consentirà di risparmiare tempo per sostenere altri colloqui per posizioni che invece ti interessano.

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      Assicurati di mantenere la ricerca riservata

      Se ti preoccupi di essere scoperto mentre sei a caccia di un altro lavoro, resisti alla tentazione di condividere gli aggiornamenti sulla tua ricerca con i tuoi colleghi, anche con quelli di cui ti fidi di più.

      Anche se di norma non sei tenuto a giustificare, a colleghi e altri dello staff, il motivo del tuo permesso, è comprensibile che la tua assenza sollevi qualche domanda, specialmente se per altri permessi ne hai sempre esplicitato i motivi.

      Inventare delle scuse per coprire la tua assenza, come la visita ad un parente, un genitore ammalato, un appuntamento importante, o semplicemente un giorno di ferie per staccare, possono aiutarti a deviare la curiosità dei tuoi colleghi (affronteremo il tema di cosa dire più avanti nell’articolo).

      Le parole volano più velocemente di quanto pensi, sul posto di lavoro. Quindi, è una buona idea tenere la tua ricerca di una nuova opportunità lavorativa per te stesso fino a che non ti verrà fatta una proposta concreta, e sarai pronto a dare le dimissioni.

      Da sapere: Ciò che ti chiede il selezionatore non coincide con ciò che in realtà vuole sapere. Partecipa ora al mio webinar gratuito sui 3 falsi miti sul colloquio che stanno compromettendo i tuoi colloqui. [clicca qui]


      Cosa dire al datore di lavoro

      Mentire al tuo capo per assentarti dal lavoro, e fare un colloquio, può non rivelarsi la scelta migliore se non sei in grado di destreggiarti bene e avere una scusa inattaccabile, soprattutto per le ripercussioni che può avere il tuo lavoro se il tuo boss scopre la verità.

      Nei casi più rari, un dipendente comunica al datore di lavoro e ai colleghi che sta cercando un altro posto di lavoro, ma nella maggior parte della situazioni i dipendenti danno le dimissioni solo dopo aver ottenuto il nuovo lavoro.

      Questo implica che tutto il processo di selezione sia tenuto nascosto a colleghi e responsabili in azienda. E, a volte, può risultare difficile.

      Ci sono innumerevoli scuse che puoi utilizzare per non recarti al lavoro il giorno del tuo colloquio. Potresti essere vago riguardo al motivo del tuo permesso, ma la verità è che è meglio avere una scusa plausibile pronta che non suoni irragionevole al tuo capo.

      Se tu stesso non sei convinto di quello che stai dicendo, anche il tuo datore di lavoro probabilmente non sarà convinto dalla tua versione.

      Da sapere: Quando un candidato meno meritevole di te supera il colloquio accade solo perché è stato più abile, furbo, scaltro o semplicemente “bravo” nell’incontro col selezionatore. Partecipa ora al mio webinar gratuito sui 3 falsi miti sul colloquio che stanno compromettendo i tuoi colloqui. [clicca qui]


      Le migliori e le peggiori scuse da utilizzare per assentarsi dal lavoro per un colloquio

      Quando ti troverai a dover comunicare al datore di lavoro che devi prendere un permesso, non dare spiegazioni troppo elaborate. Più cerchi di rendere una scusa macchinosa più probabilità ci sono che il tuo datore di lavoro pensi che tu stia mentendo.

      Non appena verrai contattato per fissare il colloquio di lavoro, assicurati di essere tempestivo nel comunicare al tuo capo che dovrai assentarti quel determinato giorno, in modo da poter fissare nuovamente il colloquio nel caso non ti venga concesso il permesso.

      Molti responsabili rendono difficile ai dipendenti l’assenza dal lavoro; insistono nel chiedere il motivo per cui il dipendente si sta assentando, oppure li scoraggiano dal prendere il permesso. Se pensi o sai che anche il tuo responsabile potrebbe comportarsi in questo modo, dovrai essere categorico nell’utilizzare le “bugie bianche”.

      Se ti aspetti di fare molti colloquio, e quindi doverti assentare molte volte, è utile comunicare al tuo responsabile che avrai una serie di appuntamenti da fare.

      Potresti, ad esempio, dire: “Volevo farle sapere che avrò una serie di appuntamenti per qualcosa che sto gestendo al di fuori del lavoro. Cercherò di organizzarli la mattina prima del lavoro o a fine giornata quando è possibile”.

      L’appuntamento dal dentista è la scusa perfetta in queste situazioni, soprattutto perchè il lavoro del dentista spesso richiede diversi appuntamenti.

      In questo modo, il tuo capo sarà mentalmente pronto a gestire le tue assenze senza doversi chiedere che cosa sta succedendo dato che improvvisamente prendi una serie di permessi per lasciare il lavoro.

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      Le migliori scuse da utilizzare

      Ecco di seguito quali sono le migliori scuse per prendere un permesso:

      • vuoi prendere un giorno di ferie (per svago, vacanza);
      • prendi un giorno di malattia;
      • hai necessità di prendere un paio di ore di permesso per motivi personali;
      • devi accompagnare un amico/un parente ad una visita;
      • devi far riparare l’auto, qualcosa in casa, e devi aspettare il professionista per il servizio;
      • problemi con l’idraulico;
      • figli malati;
      • parente malato;
      • hai un appuntamento dal dottore o dal dentista;
      • non ti senti bene e devi tornare a casa;
      • hai appuntamento con l’avvocato per una questione personale;
      • altri tipi di appuntamenti, banca, ecc.;
      • appuntamenti (in banca, commercialista, avvocato, ecc.);
      • imprevisti con i figli (se ne hai);
      • problemi con la macchina (potresti dire che è rotta o che devi portarla dal meccanico)
        appuntamenti dal dottore o dal dentista (anche se per questi ti potrebbero richiedere un certificato);
      • emergenza familiare (non devi necessariamente specificarne i dettagli);
      • malattia di un tuo parente;
      • problemi in casa (con la caldaia, un tubo rotto ecc).

      Da sapere: Molti candidati superano la selezione non perché sono i più qualificati, ma perché possiedono un “sistema” che permette loro di "vendere" se stessi. Partecipa ora al mio webinar gratuito sui 3 falsi miti sul colloquio che stanno compromettendo i tuoi colloqui. [clicca qui]


      Scuse per quando sei in ritardo o devi uscire prima dal lavoro

      Se pensi di riuscire a sostenere il colloquio la mattina prima di recarti al lavoro o a fine giornata, avrai bisogno di ideare delle giustificazioni per l’entrata in ritardo o un’uscita anticipata. Alcune delle scuse precedenti possono senz’altro essere utilizzate per queste eventualità.

      Per giustificare un ingresso in ritardo, ci sono anche:

      • l’aver dormito troppo e non aver sentito la sveglia;
      • l’essere stati bloccati nel traffico o nei mezzi pubblici;
      • aver dimenticato a casa qualcosa.

      Da sapere: Quante volte, pur sapendo di essere un ottimo candidato, il colloquio è andato male? Esperienza, competenze e titoli non bastano a superare la selezione. Partecipa ora al mio webinar gratuito sui 3 falsi miti sul colloquio che stanno compromettendo i tuoi colloqui. [clicca qui]


      Le peggiori scuse da utilizzare

      Come ti dicevo poco fa, usare scuse troppo elaborate e complesse, nel 98% dei casi, ti espone al rischio di essere scoperto.

      Tuttavia, anche le scuse più semplici potrebbero suscitare dei sospetti e farti apparire poco credibile. Ecco le peggiori scuse, che non dovrai mai usare per richiedere un permesso:

      • devi badare al tuo animale domestico malato;
      • hai fatto indigestione e sei stato male durante la notte;
      • un tuo parente non è stato bene;
      • hai la febbre (che durerà, guarda caso, solo un giorno).

      Da sapere: L’essere bravo nel tuo lavoro, o l’essere una brava persona, non ti aiuteranno a superare la selezione. Partecipa ora al mio webinar gratuito sui 3 falsi miti sul colloquio che stanno compromettendo i tuoi colloqui. [clicca qui]


      Ultimi consigli

      Non dare ai selezionatori l’email e il numero di telefono del lavoro se questi non sono personali, perché il tuo datore di lavoro potrebbe capire che stai cercando un nuovo lavoro.

      Dai ai selezionatori il tuo numero e la tua mail personale e fai un check dei messaggi e delle chiamate che ricevi solo durante i momenti di pausa.

      Per quanto riguarda le tue referenze, puoi comunicare ai selezionatori che il tuo attuale capo non venga contattato durante le prime fasi di selezione ma potrai fornirgli i dati di contatto una volta che l’azienda deciderà di farti un’offerta.

      Eventualmente se ti fidi particolarmente di qualcuno con cui lavori e a cui vuoi comunicare la tua ricerca, puoi dare questo contatto al selezionatore.

      Assicurati che i tuoi aggiornamenti del profilo LinkedIn rimangano privati. Se stai aggiornando il tuo profilo LinkedIn per renderlo perfetto e presentarti al meglio ai selezionatori, assicurati che i tuoi cambiamenti rimangano privati.

      Ovvero, devi disattivare nelle tue impostazioni le notifiche alla tua rete.

      Inoltre, nelle impostazioni della tua privacy puoi attivare la funzione per fare in modo che i selezionatori sappiano che sei aperto alle opportunità. Questo avviene senza che i tuoi contatti lo vedano.

      Assentarsi dal lavoro per sostenere un colloquio può mettere i candidati sotto pressione. Metti in pratica i consigli descritti in questo articolo e riuscirai a gestire perfettamente sia i colloqui che la tua situazione lavorativa.

      Da sapere: Il selezionatore è un “compratore”. Se tu vali, ma lui non coglie il tuo valore, come puoi pensare che ti “comprerà”? Partecipa ora al mio webinar gratuito sui 3 falsi miti sul colloquio che stanno compromettendo i tuoi colloqui. [clicca qui]


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