
Il termine “colloquio attitudinale” non è altro che un modo sofisticato per indicare un normale colloquio di lavoro: in sostanza, incontrerai il selezionatore e durante l’intervista risponderai alle sue domande.
Se però la persona che ti ha fornito le prime indicazioni circa il colloquio ha utilizzato proprio questa particolare espressione (colloquio attitudinale), ha certamente voluto sottolineare che l’oggetto dell’incontro non è finalizzato a valutare questioni di natura “tecnica”, quanto “generale”.
Vediamo come puoi prepararti per sostenere il colloquio attitudinale nel migliore dei modi. In questo articolo scoprirai anche quali sono le domande più frequenti, come rispondere ad esse e come fare una buona impressione sul selezionatore.
Indice
- Cosa è il colloquio attitudinale
- Preparazione al colloquio attitudinale
- Domande frequenti
- Come rispondere alle domande di un colloquio attitudinale
- Ultimi consigli
- (Bonus) Video-corso gratuito “Come rispondere alle domande del colloquio e conquistare il selezionatore”
Da sapere: Molti candidati considerano veri dei miti sul colloquio che in realtà sono falsi. Per questo, durante l’intervista dicono e fanno cose che li danneggiano. Partecipa ora al mio webinar gratuito sui 3 falsi miti sul colloquio che stanno compromettendo i tuoi colloqui. [clicca qui]
Cosa è il colloquio attitudinale
In questo tipo di colloquio, le domande del selezionatore avranno principalmente l’obiettivo di indagare i tuoi trascorsi. Lo scopo per il recruiter è, sulla base di come hai agito in precedenza, capirecome ti comporterai se verrai assunto per la posizione offerta.
Il principio dietro queste domande si basa sull’assunto che le tue performance passate possono suggerire al selezionatore quali saranno le tue performance future nella nuova azienda.
Nel colloquio attitudinale, tuttavia, il recruiter ti porrà anche le domande tipiche di un colloquio conoscitivo, come (per semplificare) quali sono i tuoi punti di forza e le tue debolezze? Che sfide hai affrontato sul luogo di lavoro? Perché vuoi lavorare qui? Eccetera eccetera.
Il selezionatore, a seconda delle skills più importanti che l’azienda sta ricercando nel candidato da assumere, ti farà delle domande per capire se possiedi queste skills. E al posto di chiederti come ti comporteresti in una determinata situazione, sarà piuttosto interessato a rilevare come ti sei comportato in passato in una circostanza similare.
Preparazione al colloquio attitudinale
Come ci si prepara per un colloquio attitudinale?
Tieni a mente che non sai che tipo di colloquio sosterrai fino a che il selezionatore non ti farà le sue domande – a meno che il recruiter non ti abbia già informato sul tipo di intervista che dovrai sostenere. In ogni caso, preparati esattamente come faresti per un tradizionale colloquio di lavoro.
Avrai bisogno di sapere cosa aspettarti ad un colloquio conoscitivo, conoscere le domande più frequenti e come rispondere efficacemente, per questo, puoi continuare a leggere in questo articolo colloquio conoscitivo e poi tornare qui.
Ecco come prepararti per un colloquio attitudinale:
1) Leggi attentamente l’annuncio di lavoro e concentrati sulle skills e abilità più richieste
In questo modo, se ti troverai a dover rispondere ad alcune domande attitudinali, saprai su quali capacità si focalizzerà il recruiter.
Il selezionatore vorrà sapere se possiedi o meno tutte quelle caratteristiche che sono fondamentali per svolgere il ruolo al meglio. Nelle tue risposte dovrai creare un match tra le tue skills e quelle che l’azienda cerca.
Da sapere: Quando sovrascrivi i paradigmi sbagliati sul colloquio che si annidano nella tua mente, semplicemente, i tuoi comportamenti cambiano e disponi finalmente delle basi per sostenere colloqui di successo. Partecipa ora al mio webinar gratuito sui 3 falsi miti sul colloquio che stanno compromettendo i tuoi colloqui. [clicca qui]
2) Fai ricerche in internet sul tuo ruolo e sull’azienda
Raccogli più informazioni possibili sulla posizione per cui ti sei candidato. Scopri quali sono le responsabilità che ti competeranno e quali sono i requisiti richiesti per chi è incaricato di quel ruolo.
Sulla base delle ricerche che hai condotto e dell’annuncio di lavoro, riuscirai a capire quali sono le skills più apprezzate dall’azienda.
Inoltre, dovrai raccogliere il maggior numero di informazioni sull’azienda: la cultura aziendale, i dipendenti, da chi è composto il management, come lavora l’azienda, gli obiettivi futuri. Tieniti aggiornato seguendo il sito dell’azienda e le notizie recenti e cerca i dipendenti su LinkedIn, in questo modo potrai capire chi sono, che percorso professionale hanno seguito e vedere se pubblicano, sui loro profili, aggiornamenti riguardo all’azienda.
3) Prepara i tuoi esempi
Dato che non sai, esattamente, su cosa si concentreranno le domande attitudinali del recruiter, rinfresca la tua memoria e ricorda alcune situazione che hai dovuto affrontare, o i progetti a cui hai preso parte, in cui hai dimostrato di possedere le tue qualità migliori.
In base a ciò che hai letto nell’annuncio, assicurati di parlare di episodi in cui hai utilizzato quelle caratteristiche che l’azienda predilige. Utilizzerai questi esempi per costruire le tue risposte.
Preparati a raccontare gli episodi concreti in cui hai risolto con successo dei problemi o in cui hai brillato particolarmente sul luogo di lavoro. Il selezionatore non ti crederà sulla parola se gli dirai che sei un ottimo problem solver, dovrai portare degli esempi a dimostrazione di quello che affermi.
In seguito troverai altri consigli e tecniche che puoi utilizzare per rispondere in modo convincente al selezionatore.
Le domande attitudinali più frequenti
Le domande attitudinali possono mettere l’accento su diverse caratteristiche e skills del candidato.
Anche se queste variano a seconda del ruolo proposto, solitamente, il selezionatore è alla ricerca di esempi di circostanze in cui hai dimostrato di possedere una o più tra queste doti:
- capacità di problem solving, spirito di iniziativa, capacità di valutazione
- gestione dello stress, resilienza, capacità di adattamento
- abilità di negoziazione e persuasione
- creatività, abilità analitica
- attenzione per i dettagli, organizzazione e gestione
- integrità, affidabilità, motivazione
- capacità di lavorare in team, doti di leadership
Per rispondere alle domande attitudinali parla delle esperienze che hai vissuto e che possono dare al selezionatore una prova concreta delle abilità che possiedi.
Vediamo le domande più frequenti di un colloquio attitudinale.
Domande riguardo le tue abilità di problem solving
Queste domande hanno lo scopo di scoprire come analizzi una situazione per risolvere un problema o un conflitto. Per rispondere a queste domande è molto importante che spieghi, nel dettaglio, gli step che hai compiuto per gestire e superare il problema o l’evento inaspettato.
Ecco le domande più frequenti:
- Come gestisce le situazioni più sfidanti?
- Ha mai dovuto prendere una decisione rischiosa? Come ha deciso?
- Mi racconti di una volta in cui ha raggiunto un obiettivo importante
- Mi racconti di una volta in cui non ha raggiunto l’obiettivo fissato. Come ha gestito la situazione?
- Se si trova con diversi progetti da seguire, come stabilisce le priorità?
Domande che riguardano il lavoro di squadra
Quando il selezionatore ti fa domande riguardanti il lavoro in team significa che per la posizione per cui ti sei candidato, le abilità di team player e la capacità di collaborazione sono essenziali per svolgere il ruolo in modo efficace. Sii pronto a dimostrare come in passato hai utilizzato le tue doti di leadership e collaborazione.
Ecco le domande più frequenti:
- Mi parli di una volta in cui ha lavorato ad un progetto con il suo team.
- Si è mai trovato a dover seguire una policy aziendale con cui non era d’accordo? Cos’ha fatto?
- Ha mai dovuto convincere il tuo team a lavorare ad un progetto di cui non erano entusiasti? Come ha fatto?
- Ha mai dovuto gestire un conflitto con un suo collega?
- Come affronta solitamente un disaccordo con il capo?
Domande riguardanti la gestione dello stress
Come le domande riguardo al lavoro di squadra, anche le domande sulla tua capacità di gestire lo stress ti fanno capire che cosa dovrai aspettarti se verrai assunto per ricoprire la posizione offerta. Sii onesto nel descrivere come hai gestito e risolto difficili situazioni passate sul luogo di lavoro.
Ecco le domande più frequenti:
- Mi parli di una situazione stressante che ha dovuto gestire sul posto di lavoro.
- Ha mai dovuto lavorare sotto pressione? Come si è trovato?
- Mi parli di una volta in cui hai preso una decisione non condivisa dagli altri, come ha gestito la situazione? Ha portato avanti la sua idea?
- Si è mai trovato a dover rispettare una scadenza molto stretta?
- Ha mai vissuto una situazione conflittuale con i suoi colleghi/responsabili/capi?
Da sapere: Per capire come guadagnarti la fiducia del selezionatore e distinguerti dagli altri (senza renderti ridicolo, viscido o poco credibile) devi capire come funziona la sua mente. Partecipa ora al mio webinar gratuito sui 3 falsi miti sul colloquio che stanno compromettendo i tuoi colloqui. [clicca qui]
Domande sulla tua consapevolezza
Fai attenzione a questo tipo di domande, molte potrebbero essere a trabocchetto, il modo in cui rispondi è tanto importante quanto le cose che dici.
Il selezionatore è interessato a sapere come tu vedi te stesso, i tuoi punti di forza e le debolezze, e come hai rimediato e imparato dagli errori che hai commesso in passato.
La miglior strategia per rispondere a queste domande, è quella di prendersi la responsabilità dei propri errori. Devi mostrare al recruiter come hai cercato di correggere i tuoi sbagli e cosa hai appreso dalle tue esperienze.
Ecco le domande più frequenti:
- Si è mai trovato nella situazione in cui non aveva abbastanza lavoro da svolgere?
- Ha mai commesso un errore sul posto di lavoro? Come lo ha gestito?
- Le è capitato di non riuscire a raggiungere un obiettivo? Perché?
- Ha mai posticipato una decisione che doveva prendere? Perché?
- Le è mai capitato di non aver ascoltato le indicazioni date e aver deciso come meglio credeva lei?
Da sapere: Risultare più attraenti agli occhi del selezionatore è qualcosa che si può imparare facilmente. Partecipa ora al mio webinar gratuito sui 3 falsi miti sul colloquio che stanno compromettendo i tuoi colloqui. [clicca qui]
Come rispondere alle domande
Per rispondere alle domande attitudinali, uno dei metodi più appropriati da seguire è la tecnica STAR (Situation, Task, Action, Results). Secondo questa tecnica, per formulare le tue risposte alle domande attitudinali devi toccare 4 punti importanti:
- Situation = Situazione: descrivi in modo specifico qual era la situazione in cui ti sei trovato.
- Task = Compito: parla del compito che hai dovuto portare a termine. Se c’è stato un problema o un imprevisto da risolvere spiega nel dettaglio in cosa consisteva.
- Action = Azione: spiega al recruiter che azione hai intrapreso per svolgere il tuo compito o risolvere il problema.
- Results = Risultati: parla del risultato che hai ottenuto nel completare la tua task o nel risolvere il problema/conflitto. Spiega come il tuo risultato ha portato beneficio non solo a te ma anche all’azienda.
Mentre fai pratica per rispondere alle domande attitudinali assicurati di utilizzare la tecnica STAR. Seguendo questi 4 step riuscirai a dare una risposta completa, diretta e convincente.
Ricorda che non c’è un giusto o sbagliato
È importante che tu capisca che non ci sono risposte giuste o sbagliate. Il selezionatore, con questo tipo di domande, sta solo cercando di capire come ti comporti data una certa situazione. Il modo in cui risponderai gli farà capire se c’è il giusto match tra le tue abilità e quelle che l’azienda reputa essenziali per ricoprire al meglio la posizione.
Quando il selezionatore ti porrà le domande, ascolta attentamente, sii chiaro e dettagliato quando rispondi e, soprattutto, sii onesto. Se le tue risposte non saranno in linea con ciò che il recruiter sta cercando, probabilmente quel ruolo non è il più adatto a te.
Da sapere: Nei primi 3 minuti del colloquio, circa ¾ dei candidati falliscono: 3 su 4 vengono etichettati come candidati di serie B. Partecipa ora al mio webinar gratuito sui 3 falsi miti sul colloquio che stanno compromettendo i tuoi colloqui. [clicca qui]
Sii positivo
Spesso, le domande attitudinali indagano situazioni spiacevoli o problematiche. Possono concentrarsi su un tuo fallimento, su un evento particolarmente stressante, su un conflitto avuto sul luogo di lavoro. Descrivi queste circostanze dettagliatamente nelle tue risposte, ma assicurati di non mettere l’accento sul negativo. Parla invece di come tu hai gestito la situazione nel migliore dei modi e hai ottenuto un buon risultato.
Chiedi chiarimenti
Se durante il colloquio non sei sicuro di come devi rispondere, chiedi chiarimenti riguardo alla domanda.
Prenditi il tuo tempo
È giusto che, prima di rispondere alle domande del selezionatore, tu ti prenda il tuo tempo per formulare una risposta completa. Questo ti aiuterà a calmare i nervi e a pensare all’aneddoto più appropriato per rispondere al recruiter.
Da sapere: Molti candidati considerano veri dei miti sul colloquio che in realtà sono falsi. Per questo, durante l’intervista dicono e fanno cose che li danneggiano. Partecipa ora al mio webinar gratuito sui 3 falsi miti sul colloquio che stanno compromettendo i tuoi colloqui. [clicca qui]
Ultimi consigli
Una volta che avrai risposto alle domande del selezionatore aspettati qualche domanda successiva in cui il recruiter potrebbe chiedere alcuni chiarimenti e maggiori dettagli riguardo alla situazione che hai descritto.
Ad esempio:
- Come ha gestito la situazione in cui l’imprevisto ha stravolto i suoi piani?
- Ha mai lavorato a più progetti contemporaneamente? Come assegna le priorità?
- Se non fosse riuscito a concludere quel compito cosa avrebbe fatto?
- Avrebbe parlato al suo capo di quello scontro con il collega se non si fosse risolto?
Pensa a queste domande come una perfetta occasione per raccontare gli episodi più importanti avvenuti sul luogo di lavoro.
Ora sai come quali sono le domande attitudinali più frequenti di un colloquio di lavoro e come prepararti per rispondere al meglio. Gestire le diverse domande di un colloquio di lavoro cercando di fare colpo sul selezionatore non è facile, per questo ho realizzato un corso completo e gratuito sul colloquio. Iscriviti qui di seguito e aumenta le tue chance di ottenere il lavoro!
Da sapere: Chi ha accesso a informazioni vere su come si affronta il colloquio, acquisisce un vantaggio “ingiusto" rispetto a tutti gli altri candidati. Partecipa ora al mio webinar gratuito sui 3 falsi miti sul colloquio che stanno compromettendo i tuoi colloqui. [clicca qui]