
Non importa quanti colloqui hai sostenuto: il primo colloquio con una nuova azienda, quello conoscitivo, resta inevitabilmente un momento di grande tensione. È un’incognita. Sempre. Per tutti i candidati.
Cerchi di presentare al meglio te stesso e le tue abilità. Cerchi di rispondere efficacemente alle molteplici domande del selezionatore. Cerchi di mostrare entusiasmo e interesse per la posizione, con la speranza di fare un’ottima prima impressione al recruiter.
Fronteggiare con successo questa situazione può essere difficile. Specialmente se stai sostenendo il colloquio per una posizione che desideri fortemente, e l’ansia e la pressione si fanno sentire e non ti aiutano. Tuttavia, ci sono parecchi modi per rendere il colloquio conoscitivo meno stressante e conquistare il selezionatore. Il segreto sta in una buona preparazione.
Più tempo dedichi a prepararti accuratamente, più ti sentirai a tuo agio durante l’intervista. Ma ricorda, il colloquio non è un esame: non devi studiare per ore e non devi conoscere le risposte a memoria. Al contrario!
La chiave per sostenere un colloquio conoscitivo di successo consiste nel mostrare sicurezza e disinvoltura, nel saper essere positivo, e mostrare al recruiter cosa ti distingue dal resto dei candidati. Con una buona preparazione, potrai sostenere al meglio il colloquio e assicurarti di rimanere in lizza per la posizione che desideri.
In questo articolo troverai tutte le informazioni che ti servono per prepararti all’incontro con il selezionatore.
Indice
- Le 7 regole fondamentali per arrivare preparato al colloquio conoscitivo
- Le 7 domande più frequenti
- Come rispondere alle domande del selezionatore
- (Bonus) Video-corso gratuito “Come rispondere alle domande del colloquio e conquistare il selezionatore”
Da sapere: Molti candidati considerano veri dei miti sul colloquio che in realtà sono falsi. Per questo, durante l’intervista dicono e fanno cose che li danneggiano. Scopri ora i 3 falsi miti sul colloquio che i candidati si ostinano a reputare veri e che stanno compromettendo i tuoi colloqui. [clicca qui]
Le 7 regole fondamentali per arrivare preparato al colloquio conoscitivo
1. Fai pratica con le tue risposte
Per prepararti a sostenere al meglio il colloquio conoscitivo, leggi le domande più frequenti (le troverai di seguito) e prepara le tue risposte. Le migliori risposte da dare al selezionatore sono quelle specifiche ma concise, in cui racconti di episodi concreti, avvenuti sul luogo di lavoro, dove hai dimostrato di possedere le qualità di cui parli.
Ti consiglio di parlare delle skills e qualifiche rilevanti per il lavoro per cui ti stai candidando. Per fare questo, dovrai leggere attentamente l’annuncio di lavoro, valutare i requisiti richiesti e creare il match con la tua esperienza e le tue competenze.
Infine, prepara una lista delle domande che tu vuoi porre al selezionatore. Il recruiter ti chiederà infatti se hai qualche dubbio da sciogliere: quella sarà la tua occasione per chiedere ciò che non ti è chiaro e per dimostrare al selezionatore che hai un grande interesse per il ruolo e l’azienda, e quindi vuoi saperne di più.
2. Conosci il selezionatore
Un modo per aiutarti a ridurre lo stress e la tensione del colloquio conoscitivo è sapere chi condurrà l’intervista di selezione: conoscere il recruiter che incontrerai.
Puoi utilizzare LinkedIn e altri strumenti per cercare il selezionatore e capire chi è, che percorso professionale ha seguito e farti un’idea della persona che ti troverai di fronte e che ti farà le domande.
Questa è una buona strategia per farti un’idea del selezionatore ed essere più a tuo agio con lei/lui durante il colloquio.
Da sapere: Chi ha accesso a informazioni vere su come si affronta il colloquio, acquisisce un vantaggio “ingiusto" rispetto a tutti gli altri candidati. Scopri ora i 3 falsi miti sul colloquio che i candidati si ostinano a reputare veri e che stanno compromettendo i tuoi colloqui. [clicca qui]
3. Fai ricerche sull’azienda e mostra ciò che sai
Prima di presentarti al colloquio è importante che tu ti prenda il giusto tempo per fare ricerche sull’azienda e raccogliere il maggior numero di informazioni: la missione della compagnia, gli obiettivi futuri, il settore in cui opera, come lavora.
In questo modo, quando il recruiter ti chiederà “Che cosa sai dell’azienda?” sarai pronto a dimostrare che hai fatto ricerche dettagliate e spiegare perché sei fortemente interessato a lavorare per quella compagnia.
Per le tue ricerche, utilizza il sito dell’azienda, cerca tra le notizie più recenti, segui i social network, informati sui dipendenti e il management. Prova poi a condurre delle ricerche su LinkdedIn per conoscere meglio le persone che lavorano nella compagnia, la loro storia professionale, e vedere se condividono qualche aggiornamento che riguarda l’azienda sui loro profili.
4. Prepara ogni cosa anticipatamente
Non aspettare l’ultimo minuto per scegliere l’outfit giusto, stampare il curriculum, o procurarti un block notes. Cerca di preparare tutto quello che ti serve per il colloquio per avere tutto pronto la sera prima dell’appuntamento con il recruiter e non dover fare tutto di corsa poco prima del colloquio.
Essere pronto con largo anticipo ti aiuterà a ridurre l’agitazione del colloquio, a non dimenticare le cose importanti e ad evitare gaffe. Inoltre, la mattina del colloquio, avrai il giusto tempo per dedicarti a ripassare le tue risposte e a rileggere le tue note.
Assicurati di presentarti in modo curato, di aver pulito e stirato i tuoi vestiti e di assicurarti che questi siano adatti per il ruolo per cui ti stai candidando. Il recruiter apprezza i candidati che prestano attenzione ai dettagli e ci tengono a fare una bella figura presentandosi al meglio.
Da sapere: Il selezionatore è un “compratore”. Se tu vali, ma lui non coglie il tuo valore, come puoi pensare che ti “comprerà”? Scopri ora i 3 falsi miti sul colloquio che i candidati si ostinano a reputare veri e che stanno compromettendo i tuoi colloqui. [clicca qui]
5. Sii puntuale (ovvero in anticipo)
La puntualità è essenziale per fare una buona prima impressione al colloquio conoscitivo. Essere puntuali, in questo caso, vuol dire presentarsi all’appuntamento con 10-15 minuti di anticipo.
Non importa se dovrai aspettare qualche minuto prima di essere accolto dal recruiter, il selezionatore apprezzerà la tua puntualità e penserà che sei una persona affidabile e rispettosa.
Essere in anticipo ti consentirà di evitare eventuali ritardi dettati dal traffico o dalla poca familiarità con il posto dove ti devi recare. Tutto questo ridurrà il tuo stress e ti consentirà di concentrarti esclusivamente sulla tua performance al colloquio.
6. Rilassati
Un pò di tensione durante il colloquio ti può aiutare a tenere la guardia alta e a non prendere con leggerezza alcune domande importanti del selezionatore. Tuttavia, assicurati di mostrarti calmo e disinvolto davanti al recruiter.
Il linguaggio del corpo comunica più delle tue parole. È importante quindi mostrare sicurezza anche attraverso il tuo atteggiamento, e la preparazione ti aiuterà a fare questo.
Quando rispondi alle domande, assicurati di mantenere il contatto visivo con il selezionatore. Presta attenzione alle domande che ti pone senza interromperlo e prima di rispondere prenditi un paio di secondi per formulare al meglio la tua risposta. Evita le lunghe pause di silenzio e le esclamazioni come “ehm”.
7. Fai follow-Up dopo l’intervista
Anche se non è obbligatorio, una mail di ringraziamento al selezionatore, dopo aver sostenuto il colloquio conoscitivo, è sempre ben apprezzata. In questa mail, oltre a ringraziarlo per il tempo che ti ha dedicato e l’opportunità, puoi menzionare i dettagli che ti sono sfuggiti durante il colloquio o inviargli del materiale di cui avete discusso durante l’intervista.
La mail di ringraziamento fa capire al selezionatore che sei una persona attenta, rispettosa e che hai molto interesse per il ruolo.
Da sapere: Sono pochi i candidati che capiscono che per ottenere risultati diversi nei colloqui, devono cambiare il modo in cui affrontano il selezionatore. Scopri ora i 3 falsi miti sul colloquio che i candidati si ostinano a reputare veri e che stanno compromettendo i tuoi colloqui. [clicca qui]
Le 7 domande più frequenti
Queste sono le 7 domande più frequenti di colloquio conoscitivo, ovvero quelle che il selezionatore con maggiore probabilità ti farà. Per ogni domanda, ti dirò quello che il selezionatore vuole sapere e nella sezione successiva ti darò qualche consiglio su come rispondere.
1. Parlami di te
Che cosa vuole sapere il selezionatore: con questa domanda, il recruiter vuole rompere il ghiaccio e metterti a tuo agio. È inoltre un modo per lui/lei di avere una panoramica della persona che sei e cominciare a capire se puoi essere un buon match per il ruolo.
Crea una breve presentazione di te di circa due minuti in cui descrivi il tuo background e cosa ti ha condotto a candidarti per quella posizione.
Continua a leggere qui per sapere come rispondere alla domanda Mi parli di lei e vedere le migliori risposte.
2. Quali sono state le tue responsabilità?
Che cosa vuole sapere il selezionatore: per rispondere a questa domanda, prima di presentarti al colloquio, dovrai ricordare le responsabilità che hai avuto nelle esperienze lavorative elencate nel tuo curriculum.
In questo modo sarai pronto, quando il selezionatore ti chiederà di parlare dei compiti che hai svolto, a descrivere con precisione e sicurezza tutto ciò di cui eri incaricato.
Assicurati di parlare dei fattori più rilevanti per la posizione per cui ti candidi: mostrare di avere quelle qualità che serviranno nella nuova posizione è essenziale per far si che il recruiter ti tenga in considerazione.
Da sapere: Molti candidati considerano veri dei miti sul colloquio che in realtà sono falsi. Per questo, durante l’intervista dicono e fanno cose che li danneggiano. Scopri ora i 3 falsi miti sul colloquio che i candidati si ostinano a reputare veri e che stanno compromettendo i tuoi colloqui. [clicca qui]
3. Che cosa ti piaceva di più e di meno del tuo precedente lavoro?
Che cosa vuole sapere il selezionatore: il recruiter vuole conoscere che cosa ti piaceva di più e cosa non ti piaceva del tuo precedente lavoro per capire se quegli elementi saranno presenti nel tuo potenziale nuovo impiego.
Il selezionatore vuole cercare di capire come ti troverai nell’azienda e se sarai adeguato a ricoprire quel ruolo. Fai attenzione alle cose che dici, specialmente se il lavoro per cui ti stai candidando è simile al tuo precedente.
In questo caso, cerca di tenere per te le cose che meno ti piacevano. È importante che ti mostri entusiasta e positivo per il ruolo per cui ti stai candidando.
4. Quali sfide e problemi hai dovuto affrontare sul luogo di lavoro? Come li hai gestiti?
Che cosa vuole sapere il selezionatore: con questa domanda, il recruiter vuole capire come gestisci i problemi, i conflitti e soprattutto come reagisci alle situazioni di stress sul lavoro.
Sai trovare soluzioni quando è necessario? Hai le giuste capacità di problem solving? Ti piacciono le sfide o lavori male sotto pressione?
Qualunque sia la tua risposta, per supportare le tue affermazioni parla al selezionatore di episodi in cui hai dimostrato concretamente di saper gestire situazioni difficili e spiega come lo hai fatto.
Da sapere: L’essere un buon candidato aumenta le tue probabilità di superare il colloquio? No. La verità è che il successo di un candidato non è determinato dalle sue esperienze, competenze o titoli. Scopri ora i 3 falsi miti sul colloquio che i candidati si ostinano a reputare veri e che stanno compromettendo i tuoi colloqui. [clicca qui]
5. Qual è il tuo punto di forza?
Che cosa vuole sapere il selezionatore: per rispondere alla domanda sui tuoi punti di forza, concentrati sulle abilità che possiedi e che saranno essenziali per svolgere il lavoro per cui ti stai candidando.
Non essere troppo modesto, è importante che il selezionatore veda quanto sei qualificato. Allo stesso tempo, non essere arrogante vantandoti di doti che non hai. Ogni risposta che dai dovrà essere supportata da un esempio concreto che dimostra al recruiter che effettivamente possiedi quella dote.
6. Qual è il tuo più grande difetto?
Che cosa vuole sapere il selezionatore: il recruiter vuole assicurarsi che una tua caratteristica negativa non ti impedirà di svolgere il lavoro nel modo migliore, se sarai assunto. Ci sono diversi modi con cui puoi rispondere alle domande sui tuoi difetti e sulle debolezze.
Un modo è quello di trasformare una caratteristica negativa in positiva, spiegando come ciò che poteva sembrare una debolezza invece ti è servito sul lavoro (ad esempio, l’essere pignolo). E un altro è quello di parlare di una debolezza che sai che non costituirà un problema per il tuo lavoro.
7. Perché vuoi lavorare per noi?
Che cosa vuole sapere il selezionatore: con questa domanda, il selezionatore vuole accertarsi che tu sia convinto di volere quel ruolo.
Vuole assicurarsi che tu abbia condotto tutte le ricerche sull’azienda e sul ruolo prima di candidarti, che tu abbia degli obiettivi di carriera realizzabili in quel contesto e che tu abbia il giusto entusiasmo e le giuste competenze da portare in azienda.
Da sapere: Difficoltà e insuccessi nell’affrontare i selezionatori sembrano insormontabili fino a che non trovi la soluzione. Scopri ora i 3 falsi miti sul colloquio che i candidati si ostinano a reputare veri e che stanno compromettendo i tuoi colloqui. [clicca qui]
Come rispondere alle domande del selezionatore
Le risposte che dai alle domande del selezionatore, il tuo modo di rispondere, i dettagli di cui parli, e perfino il tuo linguaggio del corpo sono elementi che condizionano la valutazione che il selezionatore fa di te come candidato.
Quindi, è essenziale che tu sappia prepararti per rispondere alle domande del colloquio conoscitivo tenendo conto di tutti i fattori che entrano in gioco.
Prima del colloquio
- Fai ricerche sull’azienda: abbiamo già parlato dell’importanza di raccogliere informazioni sull’azienda presso cui ti sei candidato. Non solo per mostrare al selezionatore che conosci la compagnia e che ti sei informato accuratamente, ma anche per adattare le tue risposte in modo che siano in linea con la cultura aziendale, la mission e gli obiettivi della compagnia.
- Fai molta pratica: più tempo dedichi alla costruzione delle tue risposte, più ti sentirai a tuo agio davanti al selezionatore. Fai pratica rispondendo alle domande più frequenti e se hai bisogno, confrontati con un amico o un famigliare per assicurarti che le tue risposte siano chiare ed efficaci.
- Conosci la tua storia: ripassa accuratamente ciò che hai fatto durante le tue esperienze lavorative, può sembrarti scontato ma la maggior parte dei candidati fatica a ricordare la propria storia professionale davanti al selezionatore. Quando questo ti porrà le domande, devi essere in grado di rispondere in un tempo breve e con sicurezza.
Da sapere: Chi ha accesso a informazioni vere su come si affronta il colloquio, acquisisce un vantaggio “ingiusto" rispetto a tutti gli altri candidati. Scopri ora i 3 falsi miti sul colloquio che i candidati si ostinano a reputare veri e che stanno compromettendo i tuoi colloqui. [clicca qui]
Durante il colloquio
- Resta calmo: il colloquio conoscitivo è sempre stressante. Tuttavia, davanti al selezionatore dovrai fare di tutto per mostrare sicurezza e tranquillità: una buona preparazione, l’essere puntuale, avere un look curato, sorridere… ti aiuteranno a gestire lo stress.
- Prenditi il tuo tempo: non avere fretta di rispondere alle domande dicendo la prima cosa che ti viene in testa. Prima di rispondere, concediti un paio di secondi per pensare a quello che dirai e ai fatti che porterai a supporto delle tue affermazioni, in questo modo le tue risposte saranno dirette e pertinenti.
- Porta degli esempi concreti: per costruire delle risposte efficaci, e fare in modo che il selezionatore si fidi di te e di quello che dici, assicurati di raccontare episodi concreti che dimostrano ciò che dici a parole. L’esempio è una prova per il recruiter per capire se stai dicendo effettivamente il vero.
- Ascolta: ricorda che ascoltare attentamente il selezionatore mentre ti pone la domanda è essenziale per costruire una buona risposta pertinente ed esaustiva. Non dovrai essere vago ne andare fuori tema, quindi lascia che finisca la domanda prima di prendere la parola.
- Chiedi chiarimenti: se non sei sicuro di quello che il selezionatore ti sta chiedendo, o temi di aver frainteso la domanda, chiedi al recruiter un chiarimento. È meglio chiedere piuttosto che dare la risposta sbagliata che potrebbe farti perdere l’opportunità del lavoro.
- Sii professionale: le tue risposte devono parlare di te dal punto di vista professionale, non c’è bisogno che tu dica al selezionatore fatti personali, a parte in alcuni casi eccezionali. E ancora più importante, non parlare di fatti o situazioni in cui la tua vita personale ha ostacolato il tuo lavoro. Non è il caso di mettere in allarme il selezionatore.
- Fai domande: a fine colloquio, l’ultima domanda che il selezionatore ti farà è “Hai qualche domanda da farmi?”. Sii preparato a fargli una serie di domande per sciogliere i tuoi dubbi sul ruolo e sull’azienda e per dimostrargli tutto il tuo interesse.
Da sapere: Il modo in cui il selezionatore valuta le tue risposte, è più sottile e complesso di quanto tu creda. Scopri ora i 3 falsi miti sul colloquio che i candidati si ostinano a reputare veri e che stanno compromettendo i tuoi colloqui. [clicca qui]
Infine, non dimenticare di ringraziare il selezionatore per l’opportunità del colloquio. Durante il colloquio come al termine di questo, ricorda che l’educazione e la professionalità sono fondamentali per fare un’ottima impressione e sperare di ottenere un secondo colloquio di lavoro.
Sii cordiale con ogni persona che incontri e non solo con il selezionatore. Quest’ultimo potrebbe chiedere anche al personale dello staff che impressione gli hai fatto, se c’è una differenza tra il comportamento che hai tenuto con lui e quello che hai avuto con gli altri, non sarà contento e non si fiderà di te.