Blog > Colloquio di lavoro > 11 tipi di colloquio di lavoro e come affrontarli
I selezionatori conducono diversi tipi di colloquio di lavoro per selezionare i candidati.
Oltre al tradizionale colloquio, le interviste possono variare da quelle comportamentali, quelle di gruppo, quelle via video, a quelle motivazionali, tecniche e persino meno formali, come le interviste condotte durante la pausa pranzo o di fronte a un caffè in un bar.
Inoltre, anche i tuoi interlocutori varieranno a seconda della tipologia di colloquio. Ci sono interviste in cui il tuo interlocutore è uno, il selezionatore o un manager, e altre in cui ti interfacci con un vero e proprio gruppo di persone pronte a valutarti.
Se in questo momento ti stai preparando per sostenere dei colloqui di lavoro, è bene che tu sappia cosa aspettarti da questi.
Le tipologie di interviste che possono capitarti sono numerose e richiedono un’appropriata preparazione. In questo articolo, capirai quali sono i tipi di colloquio più comuni e le linee guida per affrontarli.
1. Il colloquio conoscitivo
Questo colloquio è il più frequente e quello che, con tutta probabilità, sarai chiamato a sostenere.
È un colloquio che sostieni con un selezionatore di persona. Durante questo, il recruiter ti porrà una serie di domande che sono volte a conoscere meglio il tuo percorso professionale, le tue esperienze e attitudini, la tua motivazione e i tuoi obiettivi di carriera.
Le domande di questo colloquio sono varie e hanno l’obiettivo di scoprire una panoramica generica di te, al posto che andare a indagare un aspetto specifico.
Tra le domande più frequenti di questo colloquio ci sono “Mi parli di lei” e “Quali sono i suoi punti di forza?”. Le tue risposte dovranno essere dirette e concentrate su episodi specifici che dimostrano le tue competenze e abilità.
2. Il colloquio telefonico
Mentre sei alla ricerca di un nuovo lavoro, dovrai essere pronto ad una eventuale intervista telefonica con poco preavviso.
Sono sempre di più le aziende che possono sorprenderti con una telefonata non programmata o con un colloquio telefonico organizzato con pochissimo anticipo.
Le domande di un colloquio telefonico costituiscono un primo step per il selezionatore per capire se hai le carte in regola e potresti essere il candidato ideale per quel posto di lavoro.
Indagano principalmente le tue esperienze e il perché vuoi quel particolare lavoro.
Successivamente, il selezionatore deciderà se e quando pianificare un colloquio di persona con te.
Ricorda che durante il colloquio telefonico è importante rispondere alle domande ma anche porre le giuste domande al selezionatore sull’azienda e il ruolo.
Mostra il tuo interesse e cerca di ottenere dettagli sulla posizione offerta.
3. Il video colloquio
Il video colloquio è un’altra tipologia utilizzata di frequente nel processo di selezione, soprattutto negli ultimi tempi.
Inizialmente veniva utilizzato nelle prime fasi del processo di selezione o se il candidato si trovava fisicamente lontano dalla sede dell’azienda.
Oggi l’intervista via video è adottata da un maggior numero di compagnie che la utilizzano in diverse fasi della selezione, indipendentemente dal luogo in cui la compagnia si trova.
Per prepararsi a sostenere un perfetto video colloquio è importante seguire determinate regole e non lasciare niente al caso. A partire dall’avere il programma che ti verrà richiesto per il video colloquio, come: Skype, Zoom, FaceTime.
In un’intervista di questo tipo non sono solo le tue risposte a fare la differenza ma anche il modo in cui ti presenti e ti poni, scegli il tuo background per la videochiamata, ti assicuri che l’audio sia ben funzionante, fai le giuste domande.
4. Il colloquio attitudinale
Il colloquio attitudinale non è altro che un semplice colloquio di lavoro tradizionale. L’unica differenza tra i due colloquio sono le domande.
Le domande di un colloquio attitudinale, o comportamentale, hanno l’obiettivo di scoprire come ti sei comportato in determinate situazioni vissute sul posto di lavoro in precedenza.
La logica dietro le domande del selezionatore consiste nel fatto che gli atteggiamenti che hai adottato in precedenza, sono degli indicatori di come ti comporterai in futuro, in circostanze similari nella nuova azienda.
Il segreto è quello di parlare dettagliatamente della situazione che ti sei trovato ad affrontare, spiegando in che modo hai agito, perché e che risultato ti hanno portato le tue azioni.
5. Il colloquio motivazionale
Come per il colloquio attitudinale, anche in quello motivazionale, la differenza la fanno le domande che il selezionatore ti pone.
Le aziende conducono colloqui motivazionali per assicurarsi che il candidato da inserire sia guidato dalla giusta motivazione a svolgere il lavoro, e proprio grazie a questa riuscirà a portare benefici alla compagnia.
Assumere un candidato motivato significa assumere una persona che apprezza il lavoro dell’azienda, condivide i valori, la missione e la cultura aziendale e che sarà in grado di andare oltre le aspettative della compagnia nel suo lavoro.
Per rispondere efficacemente alle domande motivazionali dell’azienda devi avere ben chiari quali sono i tuoi obiettivi di carriera e come l’azienda ti può aiutare a raggiungerli, tenendo ben presente anche quello di cui l’azienda ha bisogno da te.
5. Il colloquio di gruppo
I datori di lavoro possono decidere di condurre colloqui di gruppo perché questi costituiscono un modo efficace per valutare i candidati.
Oltre a consentire all’azienda di risparmiare tempo, i colloqui di gruppo sono un modo per osservare come i candidati interagiscono tra di loro e chi sa distinguersi dagli altri.
Ci sono due differenti tipi di colloquio di gruppo: uno consiste in un candidato che viene intervistato da un gruppo di selezionatori; mentre l’altra tipologia prevede che diversi candidati siano intervistati contemporaneamente da un solo recruiter.
Per sostenere un colloquio di gruppo di successo avrai bisogno di mantenere i nervi saldi, di sapere come affrontare le prove e gli esercizi che sarai chiamato a fare e dovrai essere in grado di distinguerti dagli altri perché il selezionatore si ricordi di te.
6. Il colloquio tecnico
Il colloquio tecnico costituisce una fase importante in un processo di selezione dove si ricercano profili specializzati, per i quali è fondamentale valutare le competenze specifiche dei candidati.
Durante questo colloquio le tue skills tecniche saranno testate attraverso esercizi pratici, risoluzioni di problemi, e le domande saranno volte a indagare le tue competenze, qualifiche e in che modo le hai conseguite.
In un colloquio tecnico le tue doti di comunicazione sono importanti quanto le tue abilità. Devi essere infatti in grado di spiegare i tuoi ragionamenti e parlare delle soluzioni che adotteresti in determinate situazioni.
7. Il colloquio informale
Il selezionatore può decidere di condurre un’intervista di lavoro in modo più informale rispetto a un tradizionale colloquio.
Il colloquio informale consiste in una semplice conversazione conoscitiva riguardo al ruolo, all’azienda, te, la tua storia professionale e i tuoi obiettivi di carriera.
Ad esempio, un colloquio condotto in un bar davanti a una tazza di caffè è un modo informale di valutare e selezionare i candidati.
8. Il secondo colloquio
Dopo aver sostenuto e superato il primo colloquio di lavoro, il selezionatore ti chiamerà per sostenere un secondo colloquio con l’azienda.
La differenza tra il primo e il secondo colloquio consiste nelle domande, che in questa fase sono più specifiche ed entrano in profondità nelle tue esperienze e abilità.
Inoltre, è probabile che incontrerai persone diverse in questo secondo colloquio, come un manager dell’azienda o un tuo potenziale responsabile. Il secondo colloquio solitamente tende a durare più del primo.
9. Il colloquio strutturato
Il colloquio strutturato è una forma di intervista di lavoro più impostata rispetto agli altri tipi di colloquio che hai appena visto.
Questa intervista è utilizzata dalle aziende per valutare e mettere a paragone i candidati in modo preciso e imparziale. La caratteristica distintiva del colloquio strutturato solo le domande prestabilite.
Sostanzialmente, il selezionatore pone a tutti i candidati le stesse domande. Se la posizione richiede skill, abilità o competenze specifiche, il datore di lavoro imposterà le domande in modo da indagare approfonditamente e capire se il candidato possiede i requisiti indispensabili.
10. Il colloquio non strutturato
Al contrario del colloquio strutturato, quello non strutturato non prevede domande prestabilite e uguali per tutti i candidati.
In un’intervista di questo tipo, infatti, le domande variano a seconda delle risposte che darai al selezionatore.
Anche se il selezionatore può fare domande che aveva preparato precedentemente, la direzione che questo colloquio prende è piuttosto casuale, e ciò che il recruiter ti chiederà si baserà sulla direzione che la conversazione prende.
Il colloquio non strutturato è spesso visto come meno intimidatorio rispetto alle tradizionali interviste di lavoro.
Tuttavia, proprio perché ogni candidato è valutato in modo differente, e casuale, questo colloquio risulta meno affidabile e quindi meno utilizzato.
11. Il colloquio finale
L’intervista finale è l’ultimo step del processo di selezione. Dopo questa, saprai se ti verrà offerta la posizione o no.
Questo colloquio è solitamente condotto dal CEO dell’azienda o da altri rappresentanti del management.
La chiave per sostenere un perfetto colloquio finale è quella di comportarti con la stessa professionalità con cui hai sostenuto i precedenti. Molti candidati, infatti, danno per scontato di avere già l’offerta di lavoro tra le mani e considerano l’intervista finale come una formalità.
Non è così, il colloquio finale è la tua ultima chance di conquistare l’azienda e proprio per questo va sfruttata al meglio. In questa fase, discuterai di temi come la retribuzione, i benefit e altri dettagli del lavoro.
Per questo, sii pronto a parlare dei dettagli importanti.