Come fare bella figura ad un colloquio: 19 consigli

Scritto da Paolo Fieni

Se sei qui vuol dire che sei stato chiamato per un colloquio di lavoro, che presto incontrerai il selezionatore e dovrai convincerlo che sei tu il candidato giusto per quella posizione.

Intanto, congratulazioni! Sei stato scelto tra una montagna di candidati e già questo è un primo grande traguardo: sulla “carta” (e forse dopo una prima veloce telefonata), sei risultato interessante al punto da meritare il tempo e l’attenzione del selezionatore in un vero e proprio colloquio.

Sei ad un passo dal traguardo. È ora di prepararti al prossimo step, e immagino che ti stia chiedendo cosa puoi fare per affrontarlo al meglio e fare colpo sul selezionatore. 

Sto per darti 19 consigli che ti aiuteranno a fare bella figura al colloquio e che faranno sì che il recruiter, o chi condurrà l’intervista, si ricorderà di te.

    PS: questo articolo fa parte della Guida gratuita al colloquio [2023]

    Indice

      Ma prima, chi sono...

      Sono Paolo Fieni, e da oltre 10 anni insegno ai candidati più ambiziosi come si scrivono CV che ottengono più colloqui, come si affrontano con successo i colloqui di lavoro, e come si fa carriera in modo etico e professionale.

      Se vuoi affrontare con sicurezza granitica ogni tipo di colloquio e di selezionatore, e vuoi smettere di essere penalizzato nonostante ti senta un buon candidato, ti consiglio di guardare subito il mio webinar gratuito in cui rivelo il metodo – che insegno da anni ai candidati più ambiziosi – per rispondere con successo a tutte le domande del colloquio e conquistare il selezionatore.

      Ho un approccio controverso alle HR, perché sono allergico a tutto ciò che non è concreto, pratico, utilizzabile. Quello che insegno non si basa su teorie, mode, argomenti di tendenza, ma sui risultati osservati.

      Sono abituato a lavorare con chi è determinato ad ottenere "di più" e non si piange addosso nei momenti bassi. Se non sei affamato e non pensi di valere, non contattarmi.

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      Come creare una prima buona impressione

      Uno dei momenti più importanti di un colloquio di lavoro sono i primi minuti. Quello è il momento in cui tu hai l’opportunità di fare una buona – o una pessima – prima impressione con il selezionatore.

      Molte ricerche confermano che già nei primi 30 secondi gran parte dei selezionatori riesce a capire (o sarebbe meglio dire che si convince di aver capito) se quel candidato ha una chance di essere assunto o meno.

      Le prime impressioni giocano un ruolo fondamentale, se non addirittura il ruolo centrale, nell’influenzare la percezione che il selezionatore ha di te come candidato, e di conseguenza l’idea che avrà di te una volta terminato il colloquio.

      Qualunque cosa tu dica o faccia nella fase iniziale di un’intervista di lavoro può fare una grande differenza nel risultato di questa, in bene o in male.

      Di certo non vorrai apparire imbarazzato, o carente nelle capacità relazionali rapportandoti con lui in modo inadeguato e sgradevole. Piuttosto, vorrai mostrare che ti senti a tuo agio perché possiedi professionalità e caratteristiche personali tali da essere una risorsa per l’azienda, e che per questo sei convinto che hai buone probabilità di essere assunto.

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      Quindi, ora che hai ben chiaro che molti selezionatori potrebbero escludere un candidato a causa di una prima impressione negativa, dovrai assicurarti di non commettere errori tanto stupidi quanto gravi come:

      • arrivare in ritardo
      • non stringere la mano
      • vestire in modo inadeguato dato il contesto o la posizione per cui ti candidi
      • stare incollato al telefono prima del colloquio, anziché osservare l’ambiente e cercare la giusta carica  
      • controllare il telefono durante il colloquio

      Queste sono tutte cose che potrebbero far pensare al selezionatore che non hai interesse e che manchi di impegno, dedizione e “disciplina”; qualità che non gli piaceranno. 

      Le piccole cose possono fare enormi differenze durante il colloquio. Per questo, devi fare attenzione prima di tutto alle buone maniere al fine di presentarti in modo impeccabile davanti al selezionatore.

      Tutti sappiamo che al recruiter serve più di una manciata di secondi per capire realmente se come candidato hai la stoffa o no, ma ciò non toglie che sia fondamentale dare una buona impressione di te nei primi minuti dell’incontro. E, ovviamente, dovrai fare in modo di mantenere questa buona immagine di te durante tutta la durata dell’intervista di lavoro.

      Ecco 19 consigli per fare una figura impeccabile con il recruiter.

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      Prima del colloquio (consigli da 1 a 8)

      1) Fai pratica

      La pratica è sempre necessaria prima di un colloquio, anche se ti senti molto sicuro di te. Ripassa il tuo curriculum, la tua storia lavorativa, i tuoi studi e le tue qualifiche in modo che quando ti verrà fatta una domanda sul tuo percorso, la tua risposta sia in linea con ciò che hai scritto nel tuo cv.

      Passa in rassegna delle altre possibili domande che il selezionatore potrebbe farti, sui tuoi pregi e difetti, le tue aspirazioni nel lavoro e via dicendo, prepara una risposta convincente per tutte le domande più frequenti.

      2) Scegli l’outfit giusto

      Sarebbe davvero imbarazzante se ti presentassi al colloquio di lavoro con un outfit troppo formale o troppo informale.

      Fai qualche ricerca sull’azienda e sul dress code dei dipendenti e vestiti appropriatamente. Per appropriato intendo qualcosa di leggermente più curato dell’abbigliamento che indosseresti in una normale giornata di lavoro nella nuova azienda,

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      3) Studia l’azienda

      Non presentarti impreparato davanti al selezionatore quando ti domanderà se conosci l’azienda. Prenditi il tempo, prima di ogni colloquio, di fare ricerche per sapere di più circa il settore in cui opera l’azienda, la missione, la cultura, i vari partner, i competitor e via così.

      Conoscere questo tipo di informazioni servirà a confermare indirettamente al recruiter che, proprio perché ti sei impegnato per studiare l’ambiente dove potresti lavorare un giorno, hai a cuore quest’opportunità.

      4) Cerca qualche “scoop”

      Oltre a visitare il sito istituzionale e leggere le informazioni generali sull’azienda, fai una ricerca che ti porti più in profondità; vai alla ricerca di qualche dettaglio meno ordinario.

      Puoi, ad esempio, spulciare più attentamente i risultati della ricerca su Google per scoprire cose più specifiche su progetti/iniziative/riconoscimenti in cui è coinvolta l’organizzazione, oppure navigare in LinkedIn o Facebook alla ricerca di quelli che potrebbero essere i tuoi datori di lavoro, manager e colleghi, per vedere, ad esempio, quali percorsi di studio ed esperienze lavorative hanno maturato.

      Oppure, potresti con sorpresa constatare che qualcuno di tua conoscenza lavora o collabora con l’azienda e allora potresti contattarlo per scambiare informazioni. Non puoi sapere cosa scoprirai e come questo ti sarà utile; ma è certo che se non cercherai nulla, non troverai nulla.

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      5) Studia l’annuncio di lavoro

      Leggere e studiare l’annuncio di lavoro può darti quella consapevolezza e sicurezza che ti serviranno per condurre un ottimo colloquio di lavoro.

      Sapere esattamente cosa sta cercando l’azienda ti permette di formulare risposte che sono in linea con quello che la compagnia vuole e, al tempo stesso, ti aiuta a pensare alle domande giuste da fare al selezionatore per sciogliere i tuoi dubbi riguardo alla posizione offerta.

      Conoscere quali sono gli obiettivi dell’azienda, ti consente di fare chiarezza anche sui tuoi e a dimostrare se sono in linea con quelli che il recruiter sta cercando.

      6) Conosci il selezionatore

      Come per i dipendenti e manager dell’azienda, ti consiglio di fare una ricerca su LinkedIn per capire chi è il selezionatore che condurrà il colloquio. E’ utile sapere che background possiede il tuo intervistatore, così potrai farti un’idea anche sulla persona che potrebbe essere.

      Anche in questo caso, non puoi sapere cosa scoprirai e come questo ti sarà utile. Il modo migliore per ridurre lo stress è quello di essere preparato, per avere meno sorprese negative durante il colloquio.

      Quindi, prima del colloquio non dovrai solo assicurarti di aver studiato bene l’azienda, in modo minuzioso, e aver capito che tipo di candidato stanno cercando – rileggi più volte l’annuncio e se hai dubbi fai ricerche aggiuntive sul ruolo e sulle mansioni -, ma fai anche ricerche sul selezionatore. Più cose saprai, più avrai consapevolezza di cosa aspettarti durante l’intervista.

      Da sapere: Quando un candidato meno meritevole di te supera il colloquio accade solo perché è stato più abile, furbo, scaltro o semplicemente “bravo” nell’incontro col selezionatore. Partecipa ora al mio webinar gratuito sui 3 falsi miti sul colloquio che stanno compromettendo i tuoi colloqui. [clicca qui]


      7) Attenzione a profumo, dopobarba, ecc.

      Un poco di profumo va bene, ma tieni a mente che non a tutti può piacere il profumo che indossi, quindi, non esagerare con le dosi o rischierai di infastidire il selezionatore e questo comprometterà l’intervista.

      8) Evita di avere mani sudate appiccicose

      Nessuno ha piacere nel stringere una mano simile. Se sei il tipo di persona che tende a sudare molto, recati in bagno a lavarti le mani prima dell’inizio del colloquio. Eventualmente, ricorri a qualche prodotto che ti aiuti a ridurre, almeno per quell’occasione, lo stress di avere i palmi umidi.

      Quando incontri lo staff e il selezionatore (consigli da 9 a 12)

      9) Tratta tutti con rispetto

      Quando arriverai sul luogo della tua intervista di lavoro ricordati di presentarti con adeguato calore alla persona che ti accoglierà. Personale della segreteria, receptionist o chiunque altro non importa: sii cordiale, di il tuo nome e il motivo per cui sei lì, come ad esempio: “Buongiorno, sono Marco Rossi, ho un appuntamento per un colloquio di lavoro con il signor Pietro Verdi alle ore 15”.

      Molti selezionatori, una volta terminato il colloquio, chiedono alla persona o persone che hanno accolto il candidato, la prima impressione che hanno avuto. Insomma, anche se chi conduce il colloquio non ti osserva, c’è che ti osserva per lui.

      Se sei arrogante o scortese con il personale ed estremamente educato con il recruiter, questo penserà che tu sia finto e non si fiderà di te.

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      10) Accogli il selezionatore adeguatamente

      Potresti dover aspettare qualche minuto prima di incontrare il selezionatore. Ad esempio, potresti essere raggiunto dal recruiter alla reception, nella sala d’attesa, oppure essere accompagnato in un ufficio dedicato.

      Se sei seduto, alzati in piedi per “accoglierlo” e ricorda di offrire sempre la mano per la stretta, anche se lui o lei non lo fanno per primi. Anche se entrambi sapete perché siete lì, prenditi il tempo di presentarti al selezionatore e ringraziarlo per l’opportunità del colloquio: “Buongiorno, sono Marco Rossi. Grazie dell’invito”.

      11) Mostra sicurezza e disinvoltura

      Non importa quanto tu sia agitato: focalizzati sugli aspetti di te e della tua storia che sai essere di valore, e trova grazie ad essi la sicurezza di cui hai bisogno.

      Ripeti nella mente: siccome ho questa e quest’altra esperienza/caratteristica, allora sono un buon candidato e sono meritevole di ricevere il posto. Ma questo non basta: allinea mente e corpo! Assumi una bella postura, spalle dritte, fai un bel respiro e sorridi al selezionatore quando ti verrà incontro.

      Apparire adeguatamente sicuro di te (senza però risultare altezzoso, spavaldo o fintamente rilassato), dà al tuo interlocutore la fiducia di aver di fronte una persona capace e determinata.

      Se sei effettivamente un buon candidato ma tu stesso non credi di potercela fare (e lo trasmetti col tuo atteggiamento), dubiterà certamente della sua valutazione positiva anche nel caso in cui la tua storia gli fornisse elementi di valore per giudicarti un buon candidato.

      Da sapere: Molti candidati considerano veri dei miti sul colloquio che in realtà sono falsi. Per questo, durante l’intervista dicono e fanno cose che li danneggiano. Partecipa ora al mio webinar gratuito sui 3 falsi miti sul colloquio che stanno compromettendo i tuoi colloqui. [clicca qui]


      12) La stretta di mano

      Moltissimi recruiter danno un valore importante alla stretta di mano. Ho già detto che, quando il selezionatore ti chiamerà o ti inviterà ad entrare nel suo ufficio, dovrai offrire la mano anche se lui/lei non lo fa.

      Tuttavia, un bella stretta migliora la gradevolezza di questo primo incontro. Se non sai come stringi una mano, osservati mentre lo fai. E se rilevi di avere una stretta eccessivamente moscia o “fuggevole”, esercitati per migliorare la sua efficacia. Non è difficile controllare e migliorare questo tuo comportamento. Con poco sforzo puoi ottenere grandi benefici.

      Durante il colloquio (consigli da 13 a 17)

      13) Mostra entusiasmo

      Dentro di te sei grato ed entusiasta dell’opportunità di avere quel posto? Allora mostra adeguato entusiasmo. Ricorda però che non ha importanza solo quello che dici, ma anche il modo in cui lo dici.

      Un candidato che parla lentamente, con un filo di voce e con incertezza, non convincerà mai nessuno. Quindi, mostrati sicuro di te mentre parli, menziona le tue esperienze passate con partecipazione e la giusta passione.

      In questo modo, farai capire che hai uno spirito positivo e accogli le sfide e gli eventi con un atteggiamento positivo e costruttivo.

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      14) Fai una buona presentazione di te

      Fai una presentazione di te breve e concisa. Avrai l’opportunità di presentarti per qualche minuto ad inizio colloquio: il selezionatore, molto probabilmente, comincerà l’intervista con una domanda come “Mi parli di lei”.

      Non bruciarti l’occasione di fare una bella presentazione di te che metta in risalto il tuo percorso e i momenti più significativi. Per rispondere a questa domanda dovrai concentrarti sugli elementi più significativi del tuo background, dalla formazione alle tappe della tua crescita professionale.

      Mostra in questo breve racconto le cose che ti permetteranno di eccellere nel lavoro per cui ti stai candidando. Ancora una volta: nel raccontare la tua “elevator pitch”, non dimenticare di trasmettere sicurezza ed entusiasmo.

      Ho dedicato un approfondimento a questo argomento proprio qui: “Quando il selezionatore domanda: mi parli di lei”.

      15) Porta fatti, non solo entusiasmo

      Essere entusiasta e carico non basterà a farti ottenere il lavoro. Per convincere il selezionatore che farà la scelta giusta scegliendo te, ricorda di parlare delle tue qualifiche ed esperienze portando i fatti: situazioni tangibili in cui hai acquisito o esercitato le tue competenze di cui lui ha bisogno.

      Questo è un punto molto importante di un colloquio di lavoro, molti candidati credono che basti fare una lista delle proprie qualifiche, titoli e precedenti lavori, per dimostrare al selezionatore che si è in linea con i requisiti della posizione offerta, ma la realtà è che il selezionatore non si accontenterà di questo.

      Non ti crederà sulla parola quando gli dirai che sei particolarmente bravo nelle attività di marketing o un buon team player: dovrai portargli degli esempi concreti di come hai lavorato in certe occasioni.

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      16) Sii preparato alle domande che seguiranno la tua presentazione

      Il selezionatore ti solleciterà con numerose altre domande, e grazie alle tue risposte potrà andare più in profondità.

      È importante che tu sappia espandere, argomentare e ricordare con sicurezza e precisione tutte le affermazioni che hai fatto durante la tua elevator pitch (vedi punti 14 e 15). Non entrare in contraddizione!

      Sii preparato a portare degli esempi specifici di come, quando e in che modo hai svolto una determinata attività o hai partecipato a un certo progetto.

      17) Fai domande al selezionatore

      Per fare le domande giuste al recruiter durante l’intervista, dovrai prepararti: cerca informazioni sull’azienda, studia l’offerta di lavoro, cerca informazioni sulla persona che ti farà il colloquio.

      Questa ricerca stimolerà dubbi o curiosità. Sarà per te un modo per indagare sul ruolo che potresti essere chiamato a ricoprire, e capire se effettivamente rispecchia le tue aspettative di carriera.

      Ma soprattutto, ti aiuterà a trovare qualche domanda interessante da fare. In questo modo, nell’intervista di lavoro troveri un’arma in più per convincere il recruiter che sei un buon candidato.

      Ah, c’è un bell’articolo dedicato proprio qui: “Le migliori domande da fare ad un colloquio e quelle da evitare”

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      Conclusione del colloquio (consigli 18 e 19)

      18) Non abbassare la guardia

      Alcuni candidati si comportano in maniera impeccabile per tutta la durata del colloquio, per poi dimenticarsi completamente le buone maniere arrivati alla conclusione di questo.

      Ciò non significa che devi snaturarti o apparire un “pinguino imbalsamato”.

      Comportati però in modo professionale, adeguato alla situazione, in ogni fase dell’intervista, dall’inizio alla fine, anche se senti che con il tuo intervistatore c’è un particolare feeling.

      E dopo aver concluso il colloquio ricordati di offrire la mano per la stretta e ringrazia nuovamente per il tempo che ti ha concesso.

      19) Fai un follow up dopo il colloquio

      Anche se non è obbligatorio, un’ultima mossa per fare una bella figura con il selezionatore è quella di scrivergli una brevissima email per ringraziare dell’opportunità che ti ha concesso, e rinnovare il tuo interesse nei confronti della posizione aperta.

      Non sottovalutare quest’ultimi ultimi consigli: dovrai essere impeccabile durante tutto il processo di selezione, e non solo davanti al selezionatore. Sul blog ci sono molti articoli, ma anche in questo caso di segnalo: “Esempio di lettera di ringraziamento dopo il colloquio”.

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        Articoli sulle domande del colloquio

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