Quali errori non commettere durante un colloquio di lavoro

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Scritto da Paolo Fieni
 

Nel colloquio di lavoro il selezionatore, o il datore di lavoro, ha la prima vera impressione di te.

L’intervista di lavoro è un’occasione, per il recruiter, per conoscere meglio le tue esperienze, le tue skills e qualifiche, i tuoi punti di forza e le abilità rilevanti per la posizione offerta.

Tuttavia, molte cose possono andare per il verso sbagliato durante un colloquio, soprattutto perché lo stress e la pressione rischiano di compromettere le tue performance.

In questo articolo, voglio elencarti i 12 errori più frequenti che i candidati commettono di fronte al selezionatore, in modo che tu sappia come NON comportarti ad un colloquio.

Leggi attentamente questo articolo per sapere come evitare errori che possono escluderti dalla selezione e cosa fare per conquistare il selezionatore e aumentare le tue chance di essere assunto.

INDICE

 

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    Conoscere gli errori più frequenti

    Perché è importante conoscere gli errori più frequenti in un colloquio?

    La risposta a questa domanda sta nel fatto che se sai quali errori si nascondono dietro l’angolo, sei in grado di prevenirli e prepararti efficacemente per fare un’ottima figura con il recruiter.

    La maggior parte degli errori sono commessi senza che i candidati se ne accorgano.

    Probabilmente anche tu, nei tuoi precedenti colloqui di lavoro, ti sei ritrovato a fare gaffe senza neanche rendertene conto.

    Prestare attenzione anche ai minimi dettagli non solo ti salverà dalle figuracce, ma ti aiuterà anche a dimostrare al selezionatore la tua professionalità e quanto prendi seriamente il colloquio per ottenere quel posto di lavoro.

    Perciò vediamo subito quali errori dovrai evitare.

    I 12 errori più comuni in un colloquio di lavoro

    Ecco di seguito gli errori più frequenti commessi dai candidati in un colloquio di lavoro e come evitarli:

    1) Arrivare in ritardo

    Tutti sanno che le prime impressioni sono fondamentali quando sostieni un colloquio per ottenere un posto di lavoro.

    E talvolta, puoi fare una cattiva impressione ancor prima di iniziare la tua intervista con il recruiter.

    Arrivare in ritardo comunica molteplici messaggi negativi al selezionatore.

    Ad esempio, che sei un candidato che non sa organizzarsi e non sa gestire il suo tempo. E sicuramente, che non hai rispetto per il tempo altrui, per il recruiter, per la compagnia.

    Inoltre, arrivare in ritardo dà al selezionatore l’idea che tu non abbia un gran interesse per il ruolo offerto.

    Tutti segnali che portano il recruiter a scartare la tua candidatura.

    Ci sono una serie di precauzioni che puoi prendere per evitare di arrivare in ritardo:

    • pai un check della location prima del colloquio, per assicurarti di arrivare senza problemi sul posto dell’intervista;
    • prepara il tuo outfit e tutto il materiale che ti serve per il colloquio il giorno prima, in modo da non perdere tempo prezioso la mattina del colloquio;
    • parti in anticipo in modo da evitare imprevisti e intoppi, come il traffico, che possono causare il tuo ritardo.

    Ricorda che è bene arrivare non puntuale al colloquio di lavoro, ma in anticipo. Cerca di arrivare all’appuntamento con 10-15 minuti di anticipo.

    Questo ti consentirà di dare un’ottima immagine di te al selezionatore, che penserà che tu sia un candidato attento, preciso, rispettoso e professionale.

    2) Avere un abbigliamento inappropriato

    Quando sostieni un colloquio di lavoro è imperativo che il tuo look sia impeccabile.

    Il tuo abbigliamento può, e deve, variare in base alla posizione per cui ti candidi, ma è fondamentale che tu abbia sempre un outfit curato.

    Una delle soluzioni migliori per scegliere cosa indossare al colloquio è adattarsi al dress code aziendale.

    Tuttavia, anche se nell’azienda per cui stai sostenendo un colloquio, i dipendenti hanno un look casual, scegli sempre un abbigliamento professionale ed elegante.

    È meglio essere un poco più elegante piuttosto che essere troppo casual.

    I candidati trasandati e con un outfit poco curato non sono visti di buon occhio ad un colloquio di lavoro.

    Per il selezionatore, infatti, l’abbigliamento è molto importante. Se avrai un look formale e professionale il recruiter penserà che prendi seriamente questo ruolo e vuoi fare una bella figura.

    Il tuo look, inoltre, ti aiuta a darti la giusta fiducia e sicurezza in te stesso di cui hai bisogno durante il colloquio di lavoro.

    3) Utilizzare il cellulare durante il colloquio

    Prima di entrare nell’ufficio dove sosterrai il colloquio, ricordati di mettere il silenzioso al tuo cellulare, o la modalità aerea.

    Questo ti aiuterà a non avere distrazioni o la tentazione di guardare il telefono mentre sei di fronte al selezionatore.

    Controllare il cellulare durante il colloquio non solo è un gesto maleducato, ma lancia anche un chiaro messaggio al recruiter sul fatto che ottenere quel posto di lavoro non è una tua priorità.

    Per resistere alla tentazione di guardare il telefono, mettilo in un posto in cui non ti disturberà, come la tua borsa, lo zaino o la valigetta.

    Concentra tutta la tua attenzione sul recruiter in modo da ascoltare attentamente le domande che ti pone e formulare risposte efficaci.

    4) Essere impreparato sulla compagnia

    Un grande campanello d’allarme per il selezionatore è sicuramente un candidato che non conosce i fatti principali riguardo alla compagnia e la posizione offerta.

    Questo è considerato poco professionale e rispettoso.

    Ricorda che le aziende vogliono assumere qualcuno che conosce la compagnia, conosce i prodotti o i servizi e che ha voglia di portare un contributo al lavoro del team.

    Con molta probabilità, ad un certo punto del colloquio, il selezionatore ti chiederà “Cosa sa dell’azienda?”. Come puoi evitare di fare una figuraccia?

    Prima del colloquio di lavoro, fai ricerche sull’azienda utilizzando il sito web della compagnia: cerca la storia, comprendi quali sono i valori e la missione e leggi il blog aziendale.

    Fai ricerche riguardanti anche il settore in cui la compagnia opera, per osservare come si posiziona e quali sono i maggiori competitor.

    Successivamente, dovrai concentrarti sul ruolo per cui stai sostenendo il colloquio. Quali responsabilità prevede la posizione? Che cosa si aspetta l’azienda da te?

    Cerca di comprendere quali sono i requisiti essenziali richiesti per svolgere il lavoro al meglio, assicurati di sapere che contributo puoi portare tu all’azienda e dimostra le tue doti e competenze parlando di episodi in cui hai raggiunto importanti risultati sul posto di lavoro.

    5) Mostrare poco entusiasmo

    La mancanza di entusiasmo da parte del candidato durante il colloquio uccide la sua candidatura.

    Se non sei appassionato o entusiasta riguardo alla posizione offerta, il selezionatore lo capirà dal modo in cui parli, dal tuo tono, la tua postura e in generale il linguaggio del tuo corpo.

    Il recruiter sa leggere segnali importanti, e negativi, come: la mancanza di contatto visivo, scarsa attenzione alla conversazione, un tono svogliato, le spalle ricurve.

    Perciò fai attenzione a come comunichi il tuo interesse per la posizione, anche attraverso il tuo corpo.

    Questo non significa che devi saltare sulla sedia e affermare che sei un candidato appassionato 15 volte di seguito.

    Semplicemente, presta attenzione alle minime cose:

    • riposa adeguatamente la sera prima del colloquio;
    • non bere troppo caffè;
    • gesticola nel modo giusto quando parli di te stesso, in modo da trasmettere al selezionatore la tua energia;
    • mantieni il contatto visivo con il tuo interlocutore, sorridi e utilizza un tono di voce rilassato e non troppo forte.

    6) Essere distratto

    Ti è mai capitato? Qualcuno sta parlando di una cosa importante e tu, tutt’a un tratto, ti ritrovi a pensare a che cosa mangerai stasera a cena.

    Anche se, questo atteggiamento è “accettabile” quando sei in compagnia dei tuoi amici o parenti, è altamente sconsigliato durante un colloquio di lavoro.

    Se ti distrai di fronte al selezionatore non capirai la domanda che ti pone. O, ancora peggio, il recruiter potrebbe pensare che ti stai annoiando e quindi ti escluderà dalla selezione.

    Come evitare questa eventualità?

    Assicurati di mantenere il tuo livello di attenzione alto durante l’intera intervista. Il tuo focus dev’essere sul selezionatore e le domande che ti pone.

    Mostrati partecipe alla conversazione, sorridendo, annuendo e chiedendo chiarimenti se non dovessi comprendere totalmente la domanda.

    Prima di entrare nell’ufficio del selezionatore svuota la mente e concentrati solo ed esclusivamente sul tuo obiettivo durante il colloquio.

    Ovvero, conoscere approfonditamente il ruolo e la compagnia e vendere al meglio te stesso e i tuoi asset.

    7) Essere impreparato alle domande del selezionatore

    Nella maggior parte dei colloqui, i selezionatori fanno una serie di domande standard, quelle domande più frequenti in ogni intervista di lavoro.

    Proprio per questo motivo, il recruiter si aspetta che tu sia preparato a rispondere quantomeno alle domande più comuni di un colloquio.

    La preparazione è fondamentale per consentirti di rispondere efficacemente.

    Infatti, di fronte al recruiter non puoi permetterti di fare scena muta, né di impiegare 5 minuti per formulare la tua risposta.

    In questo articolo puoi vedere quali sono le domande più frequenti di un colloquio di lavoro e prepararti a rispondere seguendo le linee guida che trovi nel post.

    Non devi studiare le tue risposta a memoria. Tuttavia, è importante che ricordi i punti salienti di ogni risposta che prepari in modo da non dimenticare di menzionare dei dettagli importanti durante l’intervista.

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      8) Condividere informazioni (troppo) personali con il recruiter

      A causa del nervosismo e della tensione, potresti lasciarti trasportare dai tuoi racconti e condividere con il selezionatore dettagli personali su di te e la tua vita.

      È giusto instaurare un’intesa con il selezionatore, ma parlare di dettagli non rilevanti per lui/lei e non in linea con lo scopo del colloquio, rischia di farti fare una pessima figura.

      Che cosa devi fare?

      Fai sì che le tue risposte siano rilevanti: condividi solo quelle informazioni utili per il selezionatore e che fanno brillare la tua candidatura.

      Sii diretto, breve e conciso e presta attenzione alla reazione del recruiter alle tue risposte. Se vedi che il tuo interlocutore perde interesse in ciò che stai dicendo, significa che la conversazione sta andando nella direzione sbagliata.

      Concentrati per fare il punto in ogni tua risposta.

      9) Parlare male del tuo precedente lavoro / capo / collega

      Potresti aver avuto un’esperienza terribile sul posto di lavoro, magari con un capo tiranno o dei colleghi poco professionali. E questa potrebbe essere proprio la ragione per cui stai cambiando lavoro.

      Tuttavia, queste sono informazioni che non dovrai dare al selezionatore.

      Se parli male del tuo precedente datore di lavoro, dell’azienda o dei colleghi, il recruiter potrebbe pensare che:

      • in realtà il problema sei tu;
      • sei poco professionale, ostile, negativo e lamentoso;
      • dato che stai parlando male della tua esperienza lavorativa passata, parlerai male anche di quella futura.

      Per tutti questi motivi, il selezionatore deciderà di escluderti dalla selezione.

      Come evitare di commettere quest’errore?

      Il recruiter, durante il colloquio, ti chiederà di parlare del tuo attuale, o precedente, lavoro e dell’azienda. Ricorda che non sei in dovere di fornire ogni singolo dettaglio della tua esperienza.

      Cerca di rispondere in modo professionale, di essere corretto e di classe, anche se hai qualche risentimento dentro di te. Le tue risposte devono trasmettere positività ed entusiasmo.

      Puoi parlare di episodi negativi avvenuti sul posto di lavoro, ma fallo mettendo l’accento sulla lezione che hai appreso, sull’aspetto positivo di quelle situazioni.

      10) Non fare domande al selezionatore

      Un altro errore molto comune tra i candidati, e molto grave,è quello di non preparare domande da fare al selezionatore durante il colloquio.

      Il recruiter ti chiederà se hai domande da porre, la peggior risposta che puoi dare è “No”.

      Fare domande non solo ti aiuta a sciogliere i tuoi dubbi e ad avere le informazioni che ti servono sul ruolo e la compagnia. Ma comunica anche al selezionatore che hai un forte interesse nei confronti della posizione.

      Ricorda che non è solo l’azienda a scegliere te, tu devi scegliere la compagnia, e per farlo, hai bisogno di avere tutti gli elementi per decidere.

      Prepara 6 o 7 domande da fare al selezionatore, e non solo un paio.

      Questo perché durante il colloquio lui/lei potrebbe rispondere indirettamente ad alcune delle tue domande e a fine colloquio ti ritroveresti senza niente da chiedere.

      In questo articolo, vedrai come preparare le tue domande e quali sono le migliori da fare al selezionatore per dimostrare tutto il tuo interesse, l’entusiasmo, l’attenzione ai dettagli e professionalità.

      Non commettere l’errore di pensare alle domande “on the spot” ovvero, su due piedi mentre sei di fronte al recruiter.

      Rischieresti di fare domande banali, di andare nel panico e fare scena muta, o di chiedere cose di cui il selezionatore ha già parlato.

      11) Non chiedere quali saranno i prossimi step

      Può capitare che il recruiter si dimentichi di informarti su quali saranno i prossimi step del processo di selezione.

      Per te è importante sapere cosa ti aspetta dopo il primo colloquio conoscitivo e quando e come verrai ricontattato.

      Fare domande sugli step successivi della selezione conferma al recruiter il tuo interesse per l’azienda e la tua sicurezza nel fatto che quel posto di lavoro sia adatto a te.

      Chiedere non comunica impazienza, dimostra invece tutta la tua professionalità.

      Fai una domanda precisa per sapere come si svolgerà il resto della selezione e quali saranno le tempistiche. Questo ti aiuterà anche a gestire meglio il temuto silenzio del recruiter dopo il colloquio di lavoro.

      12) Scordarsi di fare follow-up

      Potresti pensare che dopo che hai concluso il colloquio, il tuo lavoro sia finito. In realtà non è proprio così.

      Anche se non è obbligatorio, inviare una mail di ringraziamento al selezionatore dopo il colloquio è la mossa giusta per fare in modo che il recruiter si ricordi di te.

      Inviare una mail al recruiter può aumentare le tue chance di essere assunto.

      La mail, infatti, non solo dà al selezionatore un messaggio di professionalità ed educazione, ma gli trasmette anche l’impressione di un candidato attento e dedito.

      Penserà che se verrai assunto ti comporterai nello stesso modo, corretto e preciso.

      Se non hai mai scritto una mail di ringraziamento e vuoi sapere come strutturarne una ti invito a leggere questo articolo.

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