Hai ambizioni nella vita? Evita le gratificazione immediate

In questo articolo voglio parlarvi della questione della gratificazione, e della differenza con cui le persone di successo e quelle NON di successo guardano alla gratificazione. Ed in particolare, voglio condividere con voi una riflessione sulle gratificazioni immediate.

NB: questo articolo è tratto da un mio video pubblicato su YouTube, e che trovi qui sotto. Ti invito a vederlo subito e iscriverti al canale per restare sempre aggiornato.

Indice

    Ma prima, chi sono...

    Sono Paolo Fieni, e da oltre 10 anni insegno ai candidati più ambiziosi come si scrivono CV che ottengono più colloqui, come si affrontano con successo i colloqui di lavoro, e come si fa carriera in modo etico e professionale.

    Se vuoi scrivere o riscrivere il tuo curriculum senza scadere nei soliti banali consigli, ti consiglio di guardare subito Senza Rivali Curriculum, il mio percorso che ti guida passo passo alla scrittura di un CV pensato "per vendere" a tua storia.

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    Ho un approccio controverso alle HR, perché sono allergico a tutto ciò che non è concreto, pratico, utilizzabile. Quello che insegno non si basa su teorie, mode, argomenti di tendenza, ma sui risultati osservati.

    Sono abituato a lavorare con chi è determinato ad ottenere "di più" e non si piange addosso nei momenti bassi. Se non sei affamato e non pensi di valere, non contattarmi.

      Tempo fa, dopo aver ascoltato l’ennesimo “So-Lavorare-In-Team-Ma-Anche-Da-Solo-Sono-Orientato-Ai-Risultati-E-Ho-Doti-Di-Problem-Solving” mi sono chiesto: ma perché i candidati si trasformano in pinguini ammaestrati? Se mi concedi qualche minuto...

      Successo, leadership, soldi… gratificazioni potentissime!

      Il successo, le responsabilità, la leadership, il riconoscimento sociale, il guadagnare tanto e così via, sono delle gratificazioni estremamente potenti, estremamente intense. Che è la ragione per cui, in molti, desiderano queste cose: “ah, che bello sarebbe se ricoprissi il tal ruolo”, oppure “come mi sentirei figo se fossi là”, o ancora “immagina come ci si sente a guadagnare 5K, 10K, 30K euro al mese”.

      Però è bene ricordare che tutte queste cose (successo, responsabilità, leadership, riconoscimenti, soldi) sono per la maggior parte una gratificazione NON immediata. Ovvero, queste gratificazioni arrivano con largo ritardo rispetto al duro lavoro, all’impegno, all’investimento necessario per ottenerle.

      Gratificazioni “buone” e gratificazioni “cattive”

      Ecco, la questione su cui voglio mettere l’accento è che, oggi e soprattutto nell’ambito di internet, delle nuove tecnologie e dei nuovi servizi, le persone tendono a ricercare (e spesso ottenere) risultati immediatamente. Non solo, spazientiscono se e quando questo non accade, perché pensano che dovrebbero avere risultati in fretta in ogni altro ambito della vita.

      Vorrei però ricordare a tutti voi che avete ambizioni, un obiettivo nella vita e che non vi sentite ancora “arrivati” – e questo vale ancora di più che chi sta iniziando -, vorrei ricordarvi che più alto è il vostro obiettivo, più è lontano rispetto a dove vi trovate ora, e più è alto il livello a cui volete salire, allora probabilmente più il vostro progetto professionale e di carriera sarà interessante e “profittevole” (n termini economici ma anche di responsabilità, notorietà).

      Ma, probabilmente, sarà anche più sfidante (ovvero richiederà più “investimenti” da parte vostra) e di lungo periodo (ovvero richiederà più tempo per realizzarsi). E quindi la gratificazione a ricompensa della fatica e degli investimenti che avrete fatto si vedrà solo nel futuro!

      Ve lo dico così siete pronti, eh.

      Anche se, a dire il vero, la tendenza prevalente è quella di persone che dormono per anni, si accontentano di quello che hanno, “mandano giù” ancora e ancora, e poi all’improvviso si svegliano, arrabattano un CV, si mettono sul mercato in tutta fretta perché “non ne possono più”, e si aspettano di vedere dei risultati. Immediatamente. E si spazientiscono dando il via alla tiritera del “è ingiusto”, “i selezionatori sono dei dementi”, “scelgono solo i raccomandati” eccetera eccetera.

      Sarebbe meglio invece capire che queste persone sono completamente allo sbando, e non hanno in mente come funzionano le cose!

      La mentalità di lungo periodo

      Non è per nulla facile investire, prepararsi, lavorare (anche e soprattutto su se stessi… perché voi non diventerete la persona che volete diventare quando vi verrà data l’opportunità… non funziona così… voi dovete diventare quella persona PRIMA che vi venga data l’opportunità, altrimenti quell’opportunità non vi verrà mai data). Non è per nulla facile seminare e attendere lungamente prima di raccogliere.

      Non è facile: avere una mentalità di lungo periodo. È molto dura rimanere con una visione, fissa, davanti agli occhi, e continuare a perseverare nei propri progetti. Non è facile per nessuno.

      La mentalità per chi parte da zero

      Quando partite da zero, all’inizio della vostra scalata, poiché questa capacità è ancora poco sviluppata, diventa importante avere subito un primo “ritorno” da ciò che fate: non potete aspettare mesi o anni.

      E fortunatamente, nella primissima fase del percorso di una persona che parte da zero, le cose accadono più velocemente: iniziate un certo lavoro, poi fate un cambiamento, poi un altro ancora, in gran velocità. Io stesso, in soli tre anni, sono passato dall’essere un neo laureato in sociologia, poi un recruiter di middle-management, poi il responsabile del persone di un’azienda con 180 dipendenti con sotto di me un assistente.

      La mentalità di metà carriera

      Piano piano, poi, crescendo, è probabile che il periodo di incubazione (cioè il periodo che si frappone tra quando avete raggiunto l’obiettivo che vi eravate prefissati, e quando raggiungerete il vostro nuovo obiettivo) aumenterà. Vi troverete nella situazione di dover agire o lavorare a quell’obiettivo da subito, costantemente e a lungo, e la gratificazione arriverà solo dopo un bel po’. 

      Quindi dovete accettare di rimanere in un limbo per un bel po’.

      Le gratificazioni funzionali

      Per reggere meglio la sfida, dovete trovare un modo per ottenere delle gratificazioni “minori”, che io definisco gratificazioni funzionali. Un po’ perché vi sorreggono, vi sostengono; un po’ perché, se sperimentate queste gratificazioni, significa che state andando nella direzione giusta, che state facendo le cose giuste.

      Tuttavia bisogna essere realisti. Molte volte ci metterete comunque un certo tempo. Non ci saranno gratificazioni immediate. Ma almeno a livello di strategia e a livello mentale, dovete sforzarvi di ottenerle alla svelta queste prime gratificazioni, queste gratificazioni funzionali.

      Le gratificazioni funzionali per chi cerca un nuovo lavoro

      Per chi di voi si sente pronto a raggiungere i propri obiettivi, ha fatto il duro lavoro anche su se stesso, e si è messo sul mercato alla ricerca di un nuovo lavoro, il modo più semplice (e intelligente) per procurarvi queste gratificazioni è avere un CV funziona (cioè che è davvero in grado di procurarvi dei colloqui), e avere un sistema che vi consente di affrontare con successo i vostri colloqui.

      Non per niente ho creato Senza Rivali Curriculum e Senza Rivali Colloquio; che sono i miei corsi dedicati per l’appunto alla preparazione del curriculum e del colloquio di lavoro. Cose per persone con ambizioni nella vita e desiderose di alto-performare.

      Perché se il vostro CV sotto-performa, o avete una visione bambinesca del colloquio, e non avete capito cosa è per davvero il colloquio, e che recitare la rispostina che vi hanno suggerito i burocrati delle risorse umane fa solo danni, e non avete capito che DOVETE imparare a vendere voi stessi e la vostra storia (perché di questo si tratta… lo sapete giusto? Che nel colloquio c’è un compratore e un venditore, e il venditore siete voi), se non avete capite tutto questo non farete le cose giuste. Tutt’altro. Vi deprimerete, rischierete di rinunciare ai vostri obiettivi, correggerete il tiro e punterete verso obiettivi più modesti, o diversi, che vi rendono infelici.

      Lungo il cammino che vi porta verso il vostro obiettivo finale, dovete prendere delle decisioni; fare cose utili a raccogliere subito le gratificazioni funzionali, ovvero quelle gratificazioni di cui avete bisogno per sostenere il resto del cammino.

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        Una lenta discesa all’inferno

        Perché la cosa drammatica è che piano piano, mentre voi andate avanti nel vostro percorso (e aumenta il livello degli obiettivi che avete raggiunto da un lato, e che intendente raggiungere dall’altro), aumenta il vostro livello di stress, il vostro senso di insicurezza, il timore di fare scelte sbagliate. Prima non avevate nulla da perdere; ora sì! Aumenta la vostra paura, aumenta la vostra avversione al rischio, diminuisce la vostra tolleranza al dolore.

        Più salite, più avrete accesso a cose più appaganti e profittevoli. Ma aumenterà l’entità dell’investimento che dovete sopportare, e si dilateranno i tempi necessari ad ottenere le gratificazioni associate ai nuovi obiettivi.

        Per non andare in tilt dovete togliere dal vostro cervello l’abitudine alla gratificazione immediata! Eliminate l’abitudine al fare una cosa oggi e vedere il risultato domani, o addirittura oggi! Perché semplicemente non funziona così.

        Questa è una delle ragioni principali per cui, ad esempio, dovreste eliminare i social media, zittire le notifiche di Instagram e compagnia bella. Sono tutte cose che vi rendono persone impazienti, incapaci di seminare e poi attendere un tempo che non sia l’ora, il giorno, (se va bene) la settimana.

        È un discorso serio: i risultati importanti richiedono investimenti e tempo. Ma non basta sapere questa cosa; bisogna saperla affrontare.

        La soluzione definitiva

        La soluzione è lavorare duro e fare le cose utili al raggiungimento di quegli obiettivi, procedere a testa bassa, avere fede che i risultati arriveranno. Perché lavorare a testa bassa e avere fede hanno senso SOLO quando già avete avuto dei risultati. I risultati che avete ottenuto, infatti, vi dicono se state facendo bene.

        Diversamente, non sarete delle “persone tenaci e fiduciose”, ma dei “pirla tenaci e fiduciosi.

        Da un lato, quindi, la questione è di non smettere e avere fiducia. È come imparare una lingua straniera: sapete perché le persone non imparano le lingue straniere? Perché smettono. È l’unica ragione. Ed è solo perché non vedono i risultati qui ed ora.

        Dall’altro, bisogna stare attenti a fare le cose giuste, o avere dei risultati che suggeriscono che si sta andando nella direzione giusta. Se state cercando di cambiare lavoro, o una promozione, non è non è una cosa intelligente NON avere la certezza di disporre un CV che funziona, e NON avere un sistema per affrontare con successo il colloquio.

        La soluzione di medio raggio

        Un CV che funziona e un sistema per affrontare i colloqui vi consentono di avere le gratificazioni funzionali a sostenervi nella realizzazione dei vostri obiettivi.

        Andate a dare un’occhiata a Senza Rivali Curriculum e Senza Rivali Colloquio, i miei corsi dedicati alla preparazione del curriculum e del colloquio di lavoro, pensati per / e apprezzati da candidati ambiziosi che non si accontentano delle briciole, e che non lasciano che le cose accadano per caso.

        Perseguire obiettivi di troppo lungo periodo, infatti, non è cosa buona. Anzi, è pericolosa. Perché non li potete sostenere. Perseguire obiettivi di lungo periodo è dura per tutti, è dura per me, ed è dura anche per i mici clienti più forti.

        Come trovare la forza, anche senza risultati

        Come si fa, quindi, a trovare la forza a perseguire un obiettivo pur non avendo risultati all’inizio? Ripetendosi che, dopo il duro lavoro, i risultati arriveranno. Mi raccomando: dopo il duro lavoro. Ripetersi “i risultati arriveranno” e basta non serve. Devo rispiegarvi la differenza tra una “persona motivata” e un “pirla motivato”?

        Lavorate su voi stessi per diventare la persona che avete bisogno di diventare (voi dovete acquisire i valori, la filosofia, le caratteristiche di cui avrete bisogno PRIMA di ricoprire un certo ruolo… ma questo argomento merita un approfondimento a parte) e poi, quando vi sentite pronti, mettetevi sul mercato con un CV che funziona e un sistema per affrontare con successo i colloqui, perché questo vi darà la forza di resistere. Solo allora potrete dire “siccome ho lavorato duro, i risultati arriveranno”.

        Non è facile: avere una mentalità di lungo periodo e tenere fissa una certa visione davanti agli occhi. Ma non c’è altra soluzione: dovete continuare. Come per l’apprendimento delle lingue. Avere la “pelle dura” significa perseverare quando gli altri smettono.

        Dovete fare le cose giuste, e andare avanti. Semplicemente, ci sono cose che richiedono tempo. È così che va la vita.

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